La spy story più famosa della Formula Uno: quando Ferrari e McLaren giocarono a 007

Una storia di spionaggio, attacchi tra due scuderie e strani movimenti dietro le quinte: ecco la spyware story che prima ancora di Jason Bourne ha regalato ai telespettatori momenti davvero da brivido.

Molti amano il complottismo, l’arte di vedere il marcio in qualsiasi situazione. Pensare, ad esempio nel campo sportivo, che un team non abbia vinto per i suoi meriti ma per qualche “impiccio” avvenuto dietro le quinte è sempre più facile che riconoscere l’abilità di un rivale. Ma quello che successe diversi anni fa in Formula Uno  è ben più che una vicenda inventata da qualche paranoico sul web…

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Mc Laren e Ferrari, la SpyStory dal passato (Fuoristrada.it)

C’è un motivo per cui per la FIA il mondiale del 2007 vinto da Kimi Raikkonen a bordo della Ferrari dopo un testa a testa tra la rossa e la McLaren è rimasto così impresso in chi ha indagato sull’accaduto. Quell’anno infatti successe di tutto, tra monoposto sabotate e progetti trafugati per finire con una vera e propria indagine della federazione di Bernie Ecclestone che finì per rilasciare una dura sentenza.

Al centro della vicenda, il meccanico di origine britannica Nigel Stepney. Teoricamente parlando Stepney era un membro irrinunciabile del team italiano fin dagli anni novanta ma nel 2000, una mancata promozione ricevuta dai vertici del Cavallino lo fece allontanare da Ferrari. L’uomo rilasciò dichiarazioni che non piacquero alla scuderia alienandogli le simpatie della dirigenza. Questa delicata situazione sarebbe esplosa nel giugno del 2007.

Spionaggio e vandalismo

Verso la fine di giugno 2007, i vertici della Ferrari resero pubblica questa notizia: qualcuno aveva tentato di sabotare le monoposto della scuderia impegnata in un testa a testa con McLaren prima del GP di Monaco. Quel qualcuno, sicuramente un membro del team, aveva infilato una polvere al fosforo nei serbatoi dell’auto e per pura fortuna i meccanici avevano scoperto il danno prima che le vetture venissero avviate.

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Raikkonen, pilota Ferrari all’epoca dei fatti (LaPresse) – Fuoristrada.it

La FIA avviò un’indagine e quello che uscì fuori – stando alla sentenza finale dell’organo deputato a vigilare sulla regolarità del mondiale ufficiale – fu senza precedenti: a sabotare le auto era stato proprio Stepney che poi avrebbe anche fotocopiato e fornito alla rivale McLaren oltre settecento pagine di specifiche riservate sulla monoposto F2007 della scuderia italiana, in un chiaro tentativo di sabotare per vendetta la squadra.

Il furente meccanico secondo la FIA e diversi testimoni consegnò al capo del team di progettazione di McLaren Mike Coughlan che era anche un suo amico di lunga data il materiale. McLaren non ricevette altra sanzione che la perdita del titolo costruttori perché nessuno riuscì a provare che avesse effettivamente utilizzato i disegni per avvantaggiarsi sulla rivale.

Alla fine, il mondiale venne vinto dalla Ferrari nonostante questa inquietante vicenda. In quanto a Stepney, ricevette una breve interdizione dal mondo delle corse a cui sarebbe tornato prima di perdere la vita in un incidente stradale nel 2014, anni dopo la losca e terribile spy story che aveva sconvolto i paddock della massima serie di corse mondiale.

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