Per le auto elettriche c’è una pesante battuta d’arresto che ha sconvolto tutti gli appassionati del genere. Una notizia che cambia le carte in tavola
La rivoluzione elettrica voluta a livello internazionale da anni e accelerata durante e dopo il Covid, sta subendo un intoppo di non poco conto. Le ultime novità non possono che far riflettere sulla questione delle auto a batteria. 
La pandemia ha portato ad una decisa accelerazione nella rivoluzione elettrica dell’Automotive. Il processo affonda le proprie radici a diversi anni fa, in una logica di emissioni zero che è diventata preminente con l’aggravarsi della crisi ambientale. Uno slancio verso l’ecologico che ha vissuto uno step evolutivo con gli incentivi che in giro per il mondo sono stati stanziati nel periodo Covid.
Le auto elettriche, però, non hanno ottenuto quel successo che era preventivabile qualche tempo fa. Dovevano essere la vera rivoluzione, il passo successivo all’ibrido. A livello sportivo la nascita della Formula E era finalizzata anche a questo, ad un processo di sensibilizzazione verso un futuro che avrebbe dovuto raccogliere un vasto consenso. Invece, almeno fino ad ora, il target non è stato raggiunto, basti pensare che in Italia solo il 4% delle vendite sono relative a modelli elettrici. Ovviamente non è solo il nostro paese a registrare questa tendenza, visto che in Germania e nel resto d’Europa i dati sono simili.
A Berlino stanno facendo i conti con un panorama simile e piuttosto preoccupante. Gli EV non decollano e continuano ad essere ai margini del mercato. Tutti i marchi più importanti come Mercedes, BMW, Audi, Volkswagen, Porsche sono ancora legati a doppio filo ai classici motori diesel e benzina.
Auto elettriche, le vendite sono un flop: crisi aperta anche in Germania
Addirittura le statistiche di vendita del 2023 sono peggiori del 2022. Secondo gli analisti di KBA le nuove immatricolazioni di auto elettriche sono state 470.559 in tutto lo scorso anno. Nei primi 5 mesi del 2023 siamo a sole 167mila, una media che che se confermata porterebbe ad un abbassamento sostanziale rispetto al recente passato. 
I motivi in Germania, come negli altri paesi europei, sono legati a diversi aspetti piuttosto chiari. Il primo è senza dubbio un aspetto economico, visto che per un modello base si spendono almeno 30.000 euro. Cifre che risultano troppo alte anche per i tedeschi o per le zone più benestanti del “Vecchio Continente”.
Anche in Italia, andando a scandagliare il mercato non si trovano EV a meno di 21.000 euro come prezzo di partenza. A questo, soprattutto nel nostro paese, si aggiunge il problema della colonnine, che non sono ancora così diffuse in modo capillare sulle nostre strade cittadine.
Infine c’è anche il problema della disponibilità. Per ordinare un’auto elettrica, se togliamo il caso di Tesla (ma lì i prezzi sono ancora più alti), ci sono tempi di attesa che possono arrivare anche oltre l’anno. Il tutto per la crisi dei chip che ormai è diventata tristemente famosa in giro per il mondo.