Saddam Hussein e il suo mega yacht: conseguenze pesanti, ecco cosa gli è successo

Sappiamo tutti qual è stato il triste epilogo della dittatura di Saddam Hussein, un tiranno che ha trasformato l’Iraq in un paese del terzo mondo. Nessuno però può immaginare cosa sia successo al suo panfilo personale. 

Quando un dittatore perde il potere, la popolazione inizia subito a distruggere tutti i simboli della tirannia nel paese: è successo nella Germania Nazista, nei paesi dell’ex Cortina di Ferro quando hanno riconquistato l’indipendenza e forse un giorno succederà anche nelle nazioni che sono tuttora sottoposte a feroci dittature, almeno si spera. I simboli del potere corrotto vanno rimossi il prima possibile.

Saddam Hussein yacht
Saddam Hussein, che yacht (fuoristrada.it)

Tra i dittatori che hanno insanguinato il mondo negli ultimi anni pochi hanno raggiunto il livello di crudeltà di Saddam Hussein che nel corso della sua presidenza tra il 1979 ed il 2003 ha ucciso secondo le stime delle Nazioni Unite almeno 250mila suoi concittadini senza contare le vittime dei conflitti in Iran e Kuwait che hanno contribuito alla guerra contro la Coalizione e quindi alla sua caduta.

La fine del dittatore è tragicamente famosa, infatti Saddam è stato impiccato dalle autorità nel 2006 dopo un rapido processo che sotto certi versi può ricordare quello di Norimberga in quanto fine di una dittatura. Quello che pochi sanno è che fine hanno fatto le sue proprietà in giro per il mondo tra cui una maestosa imbarcazione che il dittatore amava particolarmente utilizzare.

Dalle stelle alle stalle!

Correva l’anno 1983 quando il cantiere navale finlandese Wärtsila Shipyard concluse finalmente il lavoro per costruire il super yatch destinato al presidente dell’Iraq che presto sarebbe diventato un vero e proprio dittatore: l’imbarcazione battezzata Al Mansur era qualcosa di mai visto prima nella nazione e che contrastava in modo pesante con la povertà di gran parte della popolazione.

Relitto AlMansur
Ad oggi di Al Mansur resta soltanto il relitto (Instagram) – Fuoristrada.it

Questo panfilo lungo ben 121 metri e pesante 7.539 tonnellate in ordine di navigazione poteva ospitare centinaia di ospiti del dittatore ed aveva una grande quantità di cabine con tutti i tipi di intrattenimento possibili nonché sale da ballo, ponti dove ammirare il punto in cui il fiume Eufrate converge con il fiume Tigri in cui fu varato e perfino un piccolo sottomarino stipato a bordo.

Durante l’invasione americana del 2003 l’aviazione statunitense si divertì a fare il tiro a segno con il natante ma non riuscì ad affondarlo: dopo la morte del dittatore le autorità irachene affondarono ciò che restava del panfilo nei pressi di Basra ma a quanto pare, il relitto ha resistito e si trova ancora lì ad arrugginire come triste ricordo di una spietata dittatura e come pericoloso oggetto inquinante nel tratto di mare.

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