Le automobili sportive sanno sempre molto bene come colpire nel segno, questa in particolare ne è la prova.
Fra le automobili sportive più rinomate e apprezzate ci sono le vetture italiane. E, ovviamente, quando si parla di veicoli maggiormente performanti rispetto alla media automobilistica presente all’interno del mercato delle quattro ruote, non si può fare a meno di menzionare le creature targate Ferrari. 
Il cavallino rampante ha dato vita ad alcuni dei mezzi automobilistici più belli e raffinati di sempre, e ancora oggi il brand con sede a Maranello certifica tutta la sua maestosa capacità realizzativa dinanzi a tutto il mondo.
Ma cosa c’entra la casa italiana per eccellenza con l’auto sportiva che andremo a vedere quest’oggi? Anche perché si tratta di un’unità piena di sorprese. Di certo in molti rimarranno a bocca aperta nello scoprire ciò che stiamo per vedere, e lo crediamo bene: di precedenti, dopotutto, ce ne sono pochi.
Ferrari, “veicolo” mai visto: di cosa si tratta
Prima di parlare del veicolo anticipato poco fa, soffermiamoci sulla Ferrari 330 P2. Un modello lanciato a metà anni sessanta. Il motore era dotato di una cilindrata di quattro litri, che era anche il limite massimo toccato da una rossa nell’evoluzione e nello sviluppo dei prototipi. Ciò è accaduto anche quando ha dovuto affrontare la concorrenza dei motori Made in USA da ben sette litri. A compensare con questa notevole differenza, comunque, ci pensava la P2 con una raffinata ed avvolgente motorizzazione. Il propulsore era infatti dotato di assi a camme in testa ed il telaio irrobustito da alcuni pannelli esterni fissati ai tubi della struttura; senza dimenticare le sospensioni. Quest’ultime mostravano una certa analogia con quelle di una monoposto di Formula Uno dell’epoca. 
La potenza raggiungeva i 410 Cv, che per l’epoca erano davvero tanti. E adesso, in omaggio ad un vero mito delle corse automobilistiche, in vendita online sul sito rmsothebys una versione in miniatura della 330 P2. E’ probabilmente stata costruita nel 1987, quindi si tratta di un pezzo storico, ed è alimentata da un motore Honda dotato di cinque cavalli. Il merito è della De La Chapelle, azienda fondata nel ’76 da Xavier De La Chapelle.
Il suo attuale proprietario nel gennaio scorso ha fatto sistemare il carburatore e dotare il “modellino” di un nuovo motorino di avviamento. Stiamo parlando di un esemplare perfettamente conservato nonché di una splendida quanto meravigliosa interpretazione di una icona della Ferrari. L’asta prevederà offerte per il prossimo 20 maggio. Per quanto riguarda il prezzo, difficilmente scenderà sotto i 30mila euro. Insomma, non estatamente un prezzo di favore, ma possiamo capirlo: la Ferrari 330 P2 rimane sempre la Ferrari 330 P2.