Caos in Italia: il colosso dei motori finisce sotto attacco, è allarme

Incredibili problemi in Italia per una delle più grandi realtà automobilistiche, con il caos che rischia di continuare per tanto tempo.

Le aziende automobilistiche stanno cercando di espandersi sempre di più ed è innegabile il fatto che stiano considerando l’Italia come uno dei propri grandi punti di forza. Lo si vede infatti per come tanti stiano investendo tempo e denaro per poter avere delle esclusive nel Belpaese, con molti di essi che sono anche dei circuiti.

Auto Italia colosso Porsche circuito Nardò problemi ambientalisti
Caos in Italia con il colosso automobilistico (fuoristrada.it)

Lo si è visto per esempio con il caso della Porsche, con la casa tedesca che ha acquisito da tempo i diritti di un circuito come quello di Castrezzato, in provincia di Brescia, tanto è vero che alcuni esponenti di Italia Viva volevano far sì che questo tracciato diventasse quello prossimo a rimpiazzare Monza.

Non è però solo quello in terra lombarda che è finito tra le mani della Porsche, infatti la casa di Stoccarda guarda con interesse ogni zona dello Stivale, anche la bellissima Puglia. Di recente ci sono stati dei problemi sul tracciato di Nardò, considerando infatti come sia morto un collaudatore di moto, ma intanto dalla Germania fanno sapere di voler puntare moltissimo su questo circuito, ma non tutti sono d’accordo.

Proteste contro la Porsche a Nardò: ambientalisti contro il circuito

Sabato 11 maggio 2024 ci sarà il via alle proteste da parte della popolazione salentina, non solo quella di Nardò, contro la Porsche che vorrebbe ampliare il circuito. La protesta sarebbe addirittura partita dal capoluogo di provincia Lecce, con il gruppo di ambientalisti di oppositori a questa operazione che ha preso il nome di “Arte per la terra”.

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Circuito Nardò (Ansa – fuoristrada.it)

A portare avanti questa iniziativa è stato il comitato civico e sarà una lunga giornata per gli organizzatori dell’evento. Lo scontro con la Porsche è legato al fatto che per l’ampliamento del tracciato si andrebbe a minacciare disboscare diversi alberi di quello che un tempo era un bosco antico della zona.

Da mesi infatti le proteste stanno andando avanti, con l’intento di far cambiare idea alle istituzioni, con queste che dovranno così trovare un accordo differente con Porsche. Non ci saranno solo coloro che fanno parte di questa campagna ambientalista, ma anche tutta una serie di artisti locali che vorranno far sentire la propria voce. Dunque non mancano ancora i problemi per Porsche, con il suo tracciato di Nardò che torna a essere ancora sotto l’occhio del ciclone.

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