Problemi per Schumacher, l’annuncio spiazza: “Non sanno come muoversi”

Annuncio clamoroso che colpisce Schumacher. Dichiarazioni improvvise che lasciano allibiti gli appassionati di Formula 1

C’era una volta la F1. Quella in cui i corridori erano i protagonisti assoluti di uno sport che si decideva in pista, o al massimo ai box in un testa a testa a colpi di genialità ingegneristiche. Il Circus di oggi, quello voluto fortemente da Liberty Media e ora plasmato da Stefano Domenicali, è invece tutt’altra cosa. Esiste solamente lo show, mentre i GP stanno diventando sempre più soporiferi nonostante i numerosi ritocchi al regolamento per aumentare il numero di sorpassi e i duelli ravvicinati.

Schumacher contro i bodyguard della F1
Michael Schumacher con il fratello Ralf (Fuoristrada-Ansa)

L’aspetto più brutale di questa deriva destabilizzante per i tifosi più coriacei e romantici, è che il già inaccessibile ambiente, è stato trasformato in qualcosa si avulso anche a chi ci lavora da tempo e ha contribuito a costruirlo. Questo è ancora più lampante nei momenti appena antecedenti all’avvio delle gare, quando personaggi pubblici di ogni genere vengono portati a fare lo struscio sulla griglia di partenza, trattando a pesci in faccia un po’ tutti.

Ecco che ad esempio, in Florida, un mostro sacro dell’automobilismo come Jackie Stewart ha rischiato grosso per aiutare un altro ex driver, ossia Martin Brundle ad intervistare il tennista Roger Federer, invitato dall’organizzazione. Questo perché alle tv viene impedito di avvicinarsi al vip. Incurante del divieto il tre volte iridato è passato oltre il cordone di delimitazione, venendo rincorso da un bodyguard che, ovviamente, non lo ha riconosciuto. L’83enne ha poi ironizzato su Instagram. “Era un po’ che non rispettavo una recinzione, ma per te questo ed altro”, il messaggio rivolto all’amico attualmente commentatore per Sky Sports UK.

La denuncia di Ralf Schumacher

Ma se lo scozzese ha cercato di sdrammatizzare, non lo stesso si può dire di Ralf Schumacher, il quale ha denunciato “la brutalità della sicurezza”. L’incontro del fratello di Michael, ora voce esperta per Sky Deutschland, con i “gorilloni”, si è concretizzato al termine della corsa di Miami, in cui sarebbe stato spinto via con la forza e senza troppi complimenti. “Mi aspetto delle scuse, ma più ancora di non rivivere situazioni del genere non si ripeta”, il suo sfogo. A quanto pare il 47enne non avrebbe per nulla apprezzato l’atteggiamento sprezzante del personale statunitense, evidentemente abituato ad altre manifestazione, e completamente all’oscuro di tutto ciò che riguarda la massima categoria dell’automobilismo.

Ralf Schumacher gp miami
Ralf Schumacher (Fuoristrada.it-ANSA)

Stando sempre ai racconti dell’ex Toyota il quale, non avrebbe temuto di adottare appellativi coloriti nei confronti della security, pure Jenson Button, campione del mondo 2009 e per l’occasione addetto alle interviste ufficiali della F1 al termine delle qualifiche e del gran premio, sarebbe stato maltrattato sempre da uno dei guardiani. “Voleva attraversare l’area cordonata, ma lo staff della sicurezza lo ha trattenuto in maniera poco carina fino a  quando non è arrivato qualcuno della F1 e ha chiesto venia”, ha concluso lamentandosi dell’assenza di un briefing pre-evento che avrebbe forse potuto rendere il lavoro di tutti più pacifico e meno teso.

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