La Ferrari gli sfugge di mano, tragedia sfiorata: folle manovra a marcia indietro

Cosa può succedere se una potente Ferrari scappa di mano a chi la sta guidando? Le immagini danno venire i brividi.

Guidare una Ferrari può risultare particolarmente complicato. Lo sa bene Whistlindiesel,  che sulla propria pagina Instagram si descrive come “troppo pilota e non abbastanza ingegnere”. Effettivamente dal breve video pubblicato sempre sul social dedicato alle immagini,  si capisce come non tema di prendersi dei rischi. A corredo del filmato di pochi secondi, davvero da pelle d’oca, una frase che fa ben comprendere come in questa occasione, invece, si è spaventato.  Il funambolo scrive infatti “non sempre ho la sorte dalla mia o  abilità di guida. A volte però ho grande fortuna e bravura”.

ferrari tragedia
Ferrari folle corsa in retromarcia – Fuoristrada – Ansa

Ma cosa significa? Cos’ha combinato il protagonista della storia per reagire così? Semplice, dopo aver perso il controllo della sua Rossa, ha cominciato ad andare in retromarcia rischiando di andare a sbattere contro quello che pare essere un rilevatore di velocità.  Vi chiederete cosa lo ha salvato. Beh, sicuramente una certa lucidità e freddezza. Perché il botto è stato evitato per una questione di centimetri.  Proprio mentre si stava per verificare il brutale impatto, l’uomo al volante è riuscito a raddrizzare il prezioso bolide e a salvarsi se non da un brutto incidente, almeno da qualche dolore al portafoglio.

In casi del genere quando le velocità sono abbastanza elevate trattandosi di un tratto di strada in discesa,  e si procede con la vista parzialmente ostruita, venirne fuori non è affatto facile. Certo l’altissimo avrà aiutato, ma se non si ha una certe finezza sui pediali, e occhio per quanto concerne gli spazi, il botto se non scontato lo è quasi.

Ferrari tragedia
Rischia incidente con una Ferrari -Fuoristrada – Ansa

Ferrari  F8, qualche pillola di storia

Whistlindiesel è dunque andato vicino alla frittata, con un gioiello acquistato appena lo scorso febbraio. Come possiamo apprendere dal suo account, la perla di Maranello se l’è regalata per il giorno di San Valentino. Ma quali sono i segreti di questa potente supercar?  Rilasciata dal Cavallino nel 2019 dopo la presentazione in occasione del Salone dell’Automobile di Ginevra, si distingue per essere l’ultima berlinetta prodotta dal marchio con il motore centrale.  Nata quale sostituita della 488GTB, verrà a sua volta scalzata dalla 296 GTB nel 2021.

Disegnata dal Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni, la F8 Tributo presenta al suo interno l’S-Duct di derivazione F1, per diminuire la pressione dell’aria sotto il muso e implementare il carico aerodinamico frontale, oltre alla stabilità. I fari anteriori a LED sono disposti in orizzontale, con un bisogno compatto, che ha permesso l’introduzione di più prese d’aria per il raffreddamento del sistema frenante.

Il propulsore è un V8 con cilindrata di 3902 cm³, capace di sprigionare fino a 720 CV per 8000 giri/min, I richiami alle monoposto Circus riguardando pure le bielle in titanio, i collettori di aspirazione specifici con fluidodinamica ottimizzata, gli scarichi e i collettori in Inconel e i sensori ad hoc per annullare il turbo lag. Le prestazioni ovviamente sono degne di nota. Il passaggio da zero a 100 km/h avviene in 2,9 secondi, per una velocità massima di 340 km/h. 

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