Clamoroso ritorno in Superbike: la scelta è definitiva

C’è una grossa novità per i fan della Superbike. In una stagione caratterizzata dai trionfi della Ducati un grande campione sta per riunirsi alla sfida.

Alvaro Bautista sta mettendo a ferro e fuoco la serie delle moto derivate da quelle di serie. Il campione spagnolo ha vinto tutte le corse ad eccezione di un solo passo falso, nella Super Pole Race di Mandalika. La Ducati si appresta a festeggiare il suo secondo mondiale di fila, grazie alle gesta del numero 1 ma i fan avrebbero bisogno di maggiore imprevedibilità.

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Le sfide in Superbike (Ansa) fuoristrada.it

Qualche cambio di casacca non basta per poter pensare ad un clamoroso stravolgimento. Per questo motivo gli appassionati saranno rimasti, felicemente, sorpresi del ritorno di un ex grande centauro. Esteve “Tito” Rabat Bergada si rimetterà in sella in Superbike per provare l’ultima ebrezza della sua carriera.

Lo spagnolo ha corso solo tre sfide nel 2022, non accumulando punti nel weekend in Italia, ma è uno dei talenti più imprevedibili del mondo delle due ruote. Sin da ragazzino mise in mostra una velocità impressionante, iniziando a correre nel campionato Europeo Velocità nella classe 125 a 16 anni. Debuttò nel Motomondiale con una wild card nel 2005 a Valencia in sella ad una Honda RS 125 R del team Wurth Honda BQR, non andando oltre una ventiquattresima posizione.

L’anno successivo collezionò i primi punti della sua carriera nel Motomondiale, diventando titolare nell’omonimo team, conquistando due dodicesimi posti, in Malesia e Giappone, e un tredicesimo nell’appuntamento finale a Valencia, marcando 11 punti totale e il 23º posto in graduatoria. Nel 2007 fu notato dal team Repsol Honda che lo affiancò al compagno di squadra Bradley Smith. Mise in mostra dei passi in avanti notevoli, chiudendo la stagione all’11º posto con 74 punti.

Il ritorno di Tito Rabat

La migliore annata in 125 del catalano arrivò nel 2010 in Aprilia. Il sesto posto finale, conditi da due medaglie di bronzo sul podio, gli aprirono le porte della Moto2. Nella classe di mezzo trovò il suo habitat naturale, conquistando il titolo mondiale nel 2014, mettendo a referto sette vittorie (Qatar, Argentina, Italia, Catalogna, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e San Marino), tre secondi posti e tre terzi posti, oltre ad undici pole position.

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Il centauro della SBK Tito Rabat (Ansa) fuoristrda.it

Sarebbe dovuto essere il punto di partenza per una carriera straordinaria in MotoGP, tuttavia né in Honda né in Ducati trovò la sua dimensione. In top class, in sei anni, non ha mai dimostrato il suo talento, non andando oltre una diciannovesima posizione nel 2017. A quel punto scelse il passaggio in Superbike, ma non ottenne alla sua prima annata risultati di spicco. Chiuse l’annata al sedicesimo posto con 53 punti. Tito Rabat ora è pronto per una nuova avventura in sella alla Kawasaki del team Puccetti Racing.

Il centauro correrà gli ultimi round della stagione 2023, in sostituzione di Lucas Mahias. Il centauro si è dichiarato felicissimo di tornare in SBK. Forse rappresenta l’ultima grande chance della sua carriera, dato che in MotoE non ha un impegno così impattante. L’ex campione di Moto2 darà il 100% per aiutare la squadra a sviluppare la moto. Oltre a divertirsi, proverà a terminare le corse per ottenere più dati possibili.

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