Scandalo combine in Formula 1, l’ammissione del pilota rovina il team: “Mi hanno messo spalle al muro”

La Formula 1 vanta nel 2023 milioni e milioni di fan in tutto il mondo, anche se questa volta non se ne parlerà in positivo della stessa.

La Formula Uno è una categoria straordinaria, talmente tanto che addirittura per moltissimi è considerata la regina assoluta del motorsport. Una disciplina che può vantare una storia ultradecennale, fatta di piloti strepitosi e marchi blasonatissimi, di gare epiche e annate iconiche.

Formula Uno (fuoristrada.it - LaPresse)
Formula Uno (fuoristrada.it – LaPresse)

Nel 2023 la bontà del progetto Red Bull potrebbe allentare la presa sullo spettacolo, che negli ultimi tempi è sempre stato eccezionale, ma ad ogni modo si tratta comunque di una categoria imprevedibile e nella quale non si sa davvero mai cosa potrebbe succedere effettivamente.

Di recente però non si è parlato della Formula Uno propriamente in poisitivo. Alcune dichiarazioni di un pilota hanno messo nuovamente luce su uno scandalo pressoché impossibile da dimenticare e ancor meno da sopportare. Un’ammissione così difficilmente apssa inosservata.

Formula 1, le parole gelano il circus: i dettagli

Ai microfoni del podcast Pelas Pistas, Nelson Piquet Jr. è tornato a parlare del 2008. Un’annata che ancora oggi è molto discussa per la tristemente nota corsa di Singapore, dove a causa della richiesta del team Renault allo stesso Piquet di andare a muro – agghiacciante soltanto a pensarlo – la vittoria quell’anno andò al compagno di squadra Fernando Alonso. Felipe Massa fu quello maggiormente danneggiato dall’evento, e alla fine di quell’anno perse il mondiale di un solo punto. Probabilmente, oltre un decennio dopo, farà ricorso contro un titolo mondiale vinto da Lewis Hamilton ma che l’ex ferrarista sente fortemente suo.

Nelson Piquet Jr. e Fernando Alonso (fuoristrada.it - LaPresse)
Nelson Piquet Jr. e Fernando Alonso (fuoristrada.it – LaPresse)

A riguardo, Piquet spiega che “non fu fatto per danneggiare Felipe Massa. Fu un errore, ma niente assolutamente del genere. Nella posizione in cui mi trovavo, soganndo di restare in F1 per tantissimi anni, è arrivata la gara di Singapore e sono stato semplicemente messo con le spalle al muro dal punto di vista psicologico. Molti mi chiedono se lo rifarei, e ovviamente la risposta è no. In quel momento avevo la sensazione che tutto andasse terribilmente a rotoli, Briatore si lamentava sempre e mi avvertiva continuamente di fare come voleva lui”.

Non sappiamo come andrà a finire fra Felipe Massa e Lewis Hamilton su un avvenimento che ancora oggi viene estremamente discusso. Ma onestamente rimane – a prescindere dal vincitore – una terrificante pagina di sport. Sotto ogni punto di vista, è impossibile non rimanere scioccati da queste dichiarazioni e dai fatti avvenuti 15 anni fa.

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