Un caso davvero clamoroso e “storico” per quanto riguarda i furti auto: ma che tipo di sistema utilizzavano questi ladri?
E’ davvero possibile rubare ben 64 auto impiegando meno di un minuto per compiere ogni furto? A quanto pare si! No, non è assolutamente un’esagerazione, ma quanto accaduto realmente nei giorni scorsi. Non è un mistero che il furto d’auto rappresenta una vera e propria piaga contro la quale sembra davvero complicato porre un freno, in Italia come nel resto del mondo.
Ormai i ladri di auto si sono talmente specializzati che ricorrono a mezzi tecnologici per effettuarli che lasciano tutti a bocca aperta. Il danno, per chi subisce il furto, è spesso davvero considerevole, soprattutto quando si tratta di automobili di ultima generazione o comunque comprate recentemente.
Certo, ci sono dei sistemi per provare a limitare i danni. I classici sistemi antifurto, tanto per fare un esempio, hanno proprio il compito di fungere da deterrente per limitare il problema. C’è chi, però, è riuscito a bypassare tranquillamente questo ostacolo, andando a lavorare anche sui sistemi più innovativi. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che ha lasciato tutti senza parole quando si è venuto a sapere che una banda di malvimenti in Spagna riusciva rubare un auto in meno di un minuto, arrivando addirittura a 64. Si, ma come ci sono riusciti ?
Hanno rubato 64 auto con un metodo infallibile
La banda è stata scoperta dopo anni di indagine. Sono finite in manette ben 21 persone: questo formavano una vera e propria banda specializzata nel furto di auto di lusso o comunque auto molto costose, arrivando a mettere a segno i propri colpi con tempi record: anche in meno di un minuto per ognuna di esse.
Tutto era basato sui sistemi tecnologici molto sofisticati in grado sostanzialmente di annullare ogni tipo di barriera o protezione di sicurezza dell’auto, facilitando cosi il furto. In questo modo si è arrivati ad accumulare un ingente bottino di auto, destinandole poi ad altri scopi.
Queste venivano prese soprattutto in Svezia e Spagna, venivano cambiate le targhe, mandate in Francia e successivamente in Mauritania o anche in Romania. Un sistema ai limiti della perfezione che, però, la polizia spagnola è riuscita a smascherare e bloccare.
Sistemi che sono in “dotazione”, tuttavia, anche ad altre bande con l’ulteriore aggravante della loro reperibilità. Sul web, infatti, alcuni di essi sono in vendita a poche decine di euro.