In un settore come quello dell’auto spesso si devono prendere scelte dolorose, ma che non possono che essere necessarie. Ed è per questo che dovremo salutare quasi sicuramente uno dei modelli di maggiore successo.
Gestire un’azienda può essere tutt’altro che semplice, specialmente in un periodo come quello attuale in cui diventa importante ponderare ogni tipo di mossa. Tagliare il superfluo è ormai diventato inevitabile per tutti, indipendentemente dal settore di appartenenza, anche se nel caso delle auto sembra esserci ben poco altro da fare. Gli effetti generati dalla pandemia e dalle restrizioni che sono state introdotte per fermare i contagi continuano infatti a farsi sentire prepotentemente. 
Sono tante le persone che arrivano così a rimandare fino a che è possibile l’acquisto di una vettura nuova, nonostante possano averne la necessità. Nemmeno l’idea di poter dilazionare un pagamento negli anni può essere un incentivo, visto che si temono conseguenze in quel momento imprevedibili. E a farne le spese non possono che essere anche le case automobilistiche.
Rinunciare a un modello di auto non è semplice
Non è così semplice trovare modelli di auto che possano entrare di diritto nella storia. Per far sì che questo accade è certamente fondamentale che abbiano registrato risultati di vendita importanti, magari anche nelle versioni successive che poi sono state prodotte. Ed è proprio per questo che diventa difficile decidere di toglierne una di queste sul mercato, non sapendo quale possa essere il riscontro della clientela nei confronti di quelli che arriveranno dopo.
I casi di vetture che resistano per decenni possono però davvero pochissimi, a volte anche perché la passione per uno di questi viene tramandato di generazione e generazione.
Ci sono però delle decisioni che non è possibile rinviare e che diventano inevitabili, soprattutto se è la situazione economica a spingere verso questa direzione. Ed è quello che dovrebbe ora accadere a breve per una vettura che ha catalizzato l’interesse di milioni di persone nel mondo.
Una scelta dolorosa ma inevitabile
Ogni casa automobilistica si trova a dover prendere in considerazione ogni effetto, positivo o negativo, relativo a ogni scelta fatta in merito alle auto che vengono immesse o eliminate dal mercato. Quello che potrebbe accadere in casa Skoda potrebbe avere conseguenze sul fatturato dell’azienda perché potrebbe significare dire addio a un modello amatissimo e che ha fatto la storia. Al momento, però, sembra impossibile pensare a qualcosa di diverso.
A parlarne è stato il CEO Klaus Zellmer, che ha manifestato l’intenzione dell’azienda di non produrre più la Fabia. Questa scelta sarebbe legata ai nuovi standard Euro 7 che dovrebbero entrare a breve in vigore, destinati ad aumentare i costi di produzione. Una situazione come questa sarebbe certamente poco sostenibile per l’azienda tedesca, che ha sempre puntato su vetture affidabili ma dai costi ridotti. 
“I nuovi standard Euro 7 rendono difficile continuare a produrre la Fabia – sono state le sue parole ad Autocar -. Basti fare un esempio pratico: il listino in Gran Bretagna partirebbe da 20.000 sterline (attualmente è di 18.600 sterline). Una proposta inaccessibile per la maggioranza dei consumatori“.
I nuovi dispositivi che dovranno essere installati a bordo avranno infatti un listino superiore ai 300 euro, cosa che smentirebbe la concezione che caratterizza da sempre Skoda. Una dimostrazione evidente di questa possibilità si evidenzia già ora: se il costo è troppo elevato, gli utenti preferiscono tenere le loro auto, anche se vecchie e inquinanti.