Auto, altra mazzata: l’aumento è vertiginoso, c’era da aspettarselo

Il settore auto è certamente uno di quelli che ha sofferto maggiormente nel pieno della pandemia e anche ora, a distanza di tempo, la situazione non accenna a migliorare. Le notizie sono negative per addetti ai lavori e consumatori.

La pandemia e le restrizioni che sono state introdotte per fermare i contagi hanno certamente contribuito a diminuire il potere d’acquisto di molti italiani, in modo particolare di chi ha un’attività in proprio. Ancora adesso, nonostante il tempo sia passato, sono in tanti a essere restii all’idea di fare un investimento a lunga scadenza, come può essere quello previsto per l’acquisto di un’auto.

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Situazione drammatica per il settore auto – Foto | Fuoristrada.it

Il governo ha comunque provato ad ascoltare il grido di aiuto lanciato dalle aziende del settore, concessionari compresi, attraverso l’introduzione di una serie di incentivi, ma il problema è stato risolto solamente in parte. A spaventare è infatti soprattutto l’idea di dover fare un finanziamento pluriennale, che resta la forma di pagamento prescelta un po’ da tutti.

Brutte notizie per il settore automobilistico

La risposta data dagli italiani agli incentivi auto introdotti dal governo mette in evidenza un altro dato che non può essere sottovalutato. Anche chi ha pensato di sfruttarli non sembra essere ancora propenso a puntare sulle elettriche, nonostante queste possano rappresentare il futuro un po’ per tutti. Scalfire questo scetticismo è ancora piuttosto difficile, prevalgono ancora le persone che hanno preferito puntare su benzina o diesel.

Le prospettive per chi ancora non lo ha fatto, ma sta pensando di guardarsi attorno in cerca di una vettura nuova appaiono però tutt’altro che incoraggianti.

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Consegne in ritardo e costi alle stelle per le auto nuove – Foto | Fuoristrada.it

I prezzi di molti dei modelli in vendita stanno registrando incrementi davvero vertiginosi, che potrebbero fare desistere, magari anche definitivamente, chi finora si è mostrato indeciso. A lanciare l’allarme è la ricerca di mercato effettuata da Assoutenti, che non può che essere preoccupata per lo scenario attuale. Difficile infatti pensare a un’inversione di tendenza in tempi rapidi.

Uno scenario preoccupante

Chi ha ordinato recentemente un’auto ha potuto notare quanto siano stati importanti i ritardi nelle consegne a causa della mancanza di materie prime. Un problema che non si è ancora del tutto risolto, ma che ha avuto un altro effetto non trascurabile: l’aumento dei costi di listino.

A metterlo in evidenza è uno studio effettuato da Assoutenti, che ha confrontato i listini praticati dalle case automobilistiche: in media una vettura nuova in Italia ha un costo di 26 mila euro, tutt’altro che indifferente anche per chi vuole puntare su un modello di piccole dimensioni. La differenza è evidente rispetto a dieci anni fa: nel 2013 servivano 18 mila euro.

L’incremento preoccupa anche perché avvenuto in breve tempo: c’è stato infatti un rialzo del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Non è difficile individuare le ragioni di quanto sta accadendo: alla crisi delle materie prime devono aggiungersi gli incrementi che hanno riguardato microchip e componentistica in genere.

Pensare di risolvere il problema puntando sull’usato cambia di poco la situazione. Anche in questo caso i listini hanno registrato un ritocco verso l’alto vertiginoso: solo nel 2022 il rincaro è stato del 22%, situazione peggiorata nei primi tre mesi del 2023, dove la differenza è del +30%.

 

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