Curioso retroscena che riguardo il giovane attaccante della Nazionale Willy Gnonto, che vive una situazione molto simile a quella di Mbappe
Mentre l’Italia sta cercando un nuovo punto di riferimento in attacco, c’è chi il suo lo sta facendo e anche piuttosto bene. Lui è Wilfried Gnonto, ala classe 2003 ex Primavera dell’Inter che nelle poche occasioni in cui è sceso in campo con la Nazionale è riuscito a ben figurare nonostante la giovane età. 
Per tutti vestire la maglia azzurra è un sogno ed è così anche per Willy, che ormai è in pianta stabile tra i convocati di Roberto Mancini che stravede per lui. Velocità e forza nelle gambe le sue doti migliori che in Premier, dove gioca ora con il Leeds, gli stanno risultando parecchio utili. Ora serve quello step necessario per diventare un giocatore ancora più maturo e completo, ma avendo appena 19 anni ha tutto il tempo per riuscirci. Del resto, le premesse sono ottime, ma anche lontano dal campo Gnonto deve ancora fare un passo che, quasi per tutti, è d’obbligo non appena raggiunta la maggiore età: prendere la patente.
Una situazione, questa, che a dire il vero è abbastanza comune nel calcio, dal momento che tanti suoi colleghi l’hanno conseguita molti anni dopo, mentre altri non l’hanno ancora presa pur essendo più grandi di lui, compreso un “certo” Kylian Mbappe. Tra l’altro, poi, vale la pena ricordare un’altra vicenda, quasi un paradosso, che riguarda Jonathan Rea, sei volte campione del Mondiale Superbike nonostante non avesse ancora il documento per poter guidare le moto su strade pubbliche, ottenuto soltanto due anni fa.
Willy Gnonto, campione senza patente ma… ci siamo quasi
Tornando a Mbappe, il fuoriclasse del Paris Saint-Germain, pur non avendo la licena di guida, si è portato avanti, per così dire, allestendo un garage di tutto rispetto. Nella sua collezione d’auto troviamo due Ferrari e due Audi, oltre ad una super versatile Mercedes Classe V, molto adatta per i suoi spostamenti. 
Gnonto, invece, a differenza di Kylian, non avrebbe ancora comprato una vettura, ma, come riporta la Gazzetta dello Sport, nel frattempo avrebbe iniziato a studiare per conseguire la patente. A renderlo noto ci ha pensato la stessa scuola guida che ha confermato di avere l’attaccante italiano tra i suoi allievi.
In questi anni, anche dopo aver compiuto i 18 anni, ad accompagnarlo agli allenamenti è stato, ed è tuttora, suo padre, che lo ha seguito anche nella sua esperienza Oltremanica. Per Willy, però, sarebbe anche un po’ motivo di imbarazzo non avere la licenza. “È un po’ imbarazzante ad essere onesti, ma sono convinto che in due o tre settimane posso superare l’esame di teoria” ha detto di recente alla BBC. Ma insomma, ormai ci siamo quasi e poi, finalmente, anche Gnonto potrà guidare un’auto tutta sua.