Verstappen, batosta tremenda: dovrà rinunciare a farlo

Quello che sta succedendo in casa Verstappen non era minimamente preparato. In tanti non se lo sarebbero mai aspettato.

Ormai, il personaggio lo conosciamo bene e sappiamo quanto faccia presa sui tifosi di F1. Proprio per questo motivo, il merchandising che gira intorno al due volte campione del mondo di F1 è in continuo movimento. Il suo nome, ormai, è divenuto un vero e proprio marchio di garanzia, utilizzabile per un gran numero di accessori. Questo, però, non gli permette di poter entrare a piedi pari su qualsivoglia settore senza prima confrontarsi con i colossi che ci sono.

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Decisione su Max Verstappen (Fuoristrada.it)

In effetti, un particolare atteggiamento ha frenato un’iniziativa su cui Max Verstappen contava molto. Ciò è avvenuto nel momento in cui il pilota della Red Bull si trova sul tetto del mondo sportivo. Per questo motivo, la presa che fa sui clienti è netta e può mettere in pericolo la concorrenza, che corre ai ripari trovando delle escamotage che, comunque, sono lecite a livello di regolamentazioni.

Verstappen e la frenata improvvisa

Il pilota olandese è sempre stato abituato ad andare con un’andatura superiore alla maggior parte dei suoi competitori. Questa volta, però, è stato obbligato a tirare i freni e a dover scendere a compromessi con chi lo ha preso di mira. Stiamo parlando, niente di meno, di un marchio internazionale che ha visto in una proposta di Verstappen un competitor di altissimo rango.

Si tratta della Nike, che ci ha tenuto a proteggere uno dei settori che maggiormente l’hanno resa celebre. Stiamo parlando del comparto relativo all’abbigliamento, uno di quelli maggiormente presi di mira da parte di Max Verstappen. Quest’ultimo, infatti, aveva deciso di creare un suo marchio, ma ha dovuto cambiare il modo di poterlo fare.

La Nike e le vie legali

Quello che è successo nel confronto fra i suddetti colossi lascerà molti stupiti dell’atteggiamento della casa di abbigliamento sportivo. In effetti, la Nike ha deciso di prendere di mira il logo che Verstappen avrebbe voluto creare, il “Max 1”.

C’è una motivazione più che valida, però, che è stata presentata all’Ufficio del Benelux e che è stata giudicata da parte degli organi competenti. La battaglia versava sul nome del marchio del pilota, troppo simile all’Air Max di casa Nike.

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Verstappen e la Nike (Fuoristrada.it)

L’organo si è espresso con parere favorevole nei confronti del marchio statunitense. Il verdetto ha affermato chiaramente che “c’è un certo tipo di somiglianza, sia visiva, che fonetica”. Ciò comporterà una maggiore attenzione e un cambiamento di rotta da parte del pilota olandese. Si tratta di colui che aveva riportato il numero 1 in F1, dopo i tempi di Vettel, che però non potrà utilizzare affiancato al nome di Max Verstappen.

 

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