Sembrano giungere non poche novità dall’Europa sull’argomento del momento, parliamo del futuro di benzina e diesel.
Benzina e diesel. Queste due alimentazioni, legate alle cosiddette vetture tradizionali, sono da tempo al centro di un acceso dibattito sul loro futuro. E’ infatti chiara la volontà da parte dell’Unione Europea e di molti Stati USA di passare all’elettrico entro il 2035. Un cambiamento notevole, rivoluzionario, unico nel suo genere.
Che però, almeno per il momento, non sembra convincere tutti i Paesi. In questo articolo approfondiremo proprio tale questione, destinata a divenire sempre più di cruciale importanza. Del resto, si tratta del ftuuro di tutti; aziende, organizzazioni e automobilisti. Ecco perché è così importante fare chiarezza sulle scelte intraprese o meno in vista del futuro, accontentando in questo modo veramente chiunque.
Stob a benzina e diesel: come stanno davvero le cose
Torna in dubbio, a quanto pare, lo stop di benzina e diesel in vista del 2035. Il tanto atteso voto finale del Consiglio dell’Unione Europea è saltato; o meglio, rinviato a data da destinari. Il tutto a causa di alcune posizioni contrarie, tra cui quella dell’Italia che specialmente negli ultimi mesi aveva palesato una convinta posizione di disagio in merito. Dopo la pronuncia favorevole del Parlamento Europeo, è arrivato prima il no dell’Italia e poi alcune condizioni particolari poste dalla Germania.
E’ stato così deciso di togliere il provvedimento dall’ordine del giorno del Consiglio UE del 7 marzo, che non sarà più di approvazione. Oltre ad Italia e Germania, anche Polonia e Bulgaria hanno mostrato scetticismo per quanto permane la transizione elettrica. Adesso viene il duro lavoro di tutti: rimettere a posto la situazione e rendere realtà un accordo non così semplice come fino a poco tempo fa sembrava effettivamente essere.
Le ragioni dell’Italia sono legate al reclamo di una transizione sostenibile economicamente parlando e soprattutto aperta a varie soluzioni, come carburanti rinnovabili compatibili con motori termici. La Germania invece è disposta a dire sì con la promozione di alcune condizioni; immatricolazioni auto e veicoli ocmmerciali leggeri con motore a combustione anche dopo il 2035 e che questi mezzi siano alimentati da e-fuel.
In ogni caso non si tratta di una situazione semplice da sbrogliare. Per l’Italia e la Germania è un’occasione per rpendere tempo, ma comunque prima o poi bisognerà giugnere ad un traguardo definitivo. Dopotutto in ballo c’è il futuro di tutti. Portare avanti una discussione senza punto e senza fine, non giova davvero a nessuno.