Stellantis vara la soluzione low-cost: mondo dei motori pronto alla rivoluzione

Stellantis pensa al futuro, la multinazionale ha in mente una grandissima idea per tutti gli automobilisti, praticamente una rivoluzione.

Prosegue la corsa all’elettrificazione per quanto riguarda il mondo delle quattro ruote. Entro il 2035, infatti, per legge in tutta Europa non sarà più possibile immatricolare macchine con motori endotermici. Dovremmo quindi salutare i cari vecchi benzina e diesel, che lasceranno il posto a mezzi green.

Logo Stellantis
Stellantis ha in mente una rivoluzione per tutti gli automobilisti – Fuoristrada.it

Una mossa dell’Ue per favorire la transizione ecologica per quanto riguarda le abitudini degli automobilisti alla guida e non solo. Tutte le grandi case quindi, sono al lavoro per non farsi trovare impreparate e arrivare alla scadenza del 2035 con i listini totalmente elettrici. Veicoli nuovi, ma anche grandi classici pronti a tornare alla ribalta a emissioni zero.

Il brevetto di Stellantis

Un percorso che quindi continua senza sosta. Questo però vede anche delle eccezioni, come nel caso di Stellantis che continua ad investire sul motore termico e pensa a una rivoluzione. Potrebbe sembrare un controsenso, ma non è così. La multinazionale con sede in Olanda sta finanziando attività di ricerca e sviluppo proprio su questo e a inizio febbraio è stato registrato, presso lo United States Trademark & Patent Office, un nuovo brevetto.

Passo obbligato per la realizzazione di un motore a combustione interna, con turbocompressore integrato nella testata. Una soluzione che permetterà di ridurre i costi di produzione, oltre a rumori, vibrazioni ed emissioni inquinanti a freddo. Questo è quello che si legge nelle riflessioni riportate nel brevetto.

Opel gruppo Stellantis
Opel Corsa in fila, la casa tedesca fa parte del gruppo Stellantis – Fuoristrada.it

Ma cosa cambia? Tradizionalmente le enormi temperature e le vibrazioni sperimentate attorno al turbocompressore richiedono l’impiego di materiali premium spesso arricchiti con nickel e cromo. Un processo che gonfia inevitabilmente i costi e che investe anche componenti come guarnizioni, condotti e viteria, realizzati in materiali ad alta resistenza termica.

Stellantis ha in mente una rivoluzione

L’idea di Stellantis è rivoluzionaria: includere in un blocco unico testata, corpo turbina, corpo compressione e wastegate. Tutto realizzato tramite fusione e all’interno proprio di questo blocco troverebbero poi posto le due giranti del turbo. E i benefici saranno davvero tanti.

Costi e ingombri minori, riduzione del numero di componenti e i tempi di assemblaggio si ridurrebbero, dato che si salterebbero alcuni passaggi in catena di produzione. E poi non ci sarebbero più vibrazioni e rumori, o quanto meno attenuati, per la felicità di chi starà all’interno dell’abitacolo.

Jeep gruppo Stellantis
due Jeep Renegade esposte, il marchio americano fa parte del gruppo Stellantis – Fuoristrada.it

Poi c’è il discorso emissioni, che è fondamentale. Il brevetto evidenzia infatti una riduzione delle emissioni inquinanti dopo l’accensione, associate a quelle fasi in cui il catalizzatore non ha ancora raggiunto la corretta temperatura operativa.

Un processo che abbatterà l’inerzia termica e favorendo un più rapido riscaldamento del gruppo catalitico. Tutto questo compattando motore e turbina. Per ora però non c’è nulla di ufficiale, la possibilità però che i veicoli di Stellantis abbiano un motore termico ultra-compatto esiste.

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