Schumacher-Prost, rivelazione assurda: è successo davvero

Sono stati due grandi protagonisti della Formula 1, non solo in Ferrari, ma il destino di Michael Schumacher e Alain Prost poteva essere diverso

La storia dello sport insegna che ci sono molte sliding doors in ogni disciplina e la Formula 1 non fa eccezione. Tutti sanno ad esempio che la Ferrari poco prima di ingaggiare Michael Schumacher nel 1996, aprendo il suo ultimo vero ciclo vincente, stava per puntare tutto su Ayrton Senna. La sua tragica morte a Imola il 1° maggio 1994 ha cambiato tutti, ma nella storia poteva rientrare pure Alain Prost.

Schumacher-Prost, rivelazione assurda - Fuoristrada.it
Schumacher-Prost, rivelazione assurda – Fuoristrada.it

Come Prost, direte voi? Sì, lo stesso campione francese che aveva già lasciato Maranello nel 1991 e che sembrava ormai distante dalle Rosse. Invece come ha raccontato lui stesso nelle ultime ore c’è un clamoroso retroscena che quasi nessuno conosceva.

A Maranello infatti avevano pensato per il 1996 di comporre una coppia inedita, quella formata dal giovane tedesco già due volte campione del mondo con Benetton, e dall’esperto francese. Come a dire sei titoli in due anche se non è mai andata in porto.

Però ci siamo stati vicini almeno secondo il racconto di Prost al podcast ‘Beyond the Grid’. Dopo il suo ritiro del 1993 si sono fatti avanti almeno in due: “Ho avuto l’opportunità di tornare in Formula 1 con la McLaren e anche con la Ferrari. Ho parlato con Jean Todt e Michael era già lì. Ho detto che se avessi firmato, dovevamo essere chiari e che quello che dovevo fare era la seconda guida, aiutando Michael e la Ferrari a diventare campioni del mondo”.

Schumacher-Prost, rivelazione assurda: poteva davvero cambiare tutto

Alla fine però la Ferrari ha preferito puntare tutto su Schumacher senza creare ulteriori tensioni con un vecchio campione che in passato aveva dimostrato di non saper coabitare con Senna. Lui dice di non aver capito ancora oggi bene cosa sia successo, ma in fondo lo sa.

Certo, sarebbe stato un ritorno a Maranello pazzesco. Prost e la Ferrari infatti nel ’91 si erano detti addio non senza polemiche. Il campione transalpino fu licenziato prima della conclusione della stagione dopo alcune dichiarazioni di fuoco sulla Ferrari 643. Poi lui cominciò la carriera da manager, rilevando la Ligiear che dal 1997 si chiamò Prost F1.

michael schumacher
Michael Schumacher in Ferrari – Fuoristrada.it

In fondo meglio così, perché le stagioni di Schumi in rosso se li ricordano tutti. Il Kaiser è rimasto fedele alla Ferrari per ben undici anni, una costanza che non si vedeva da tempo e anche un atteggiamento poco comune nel mondo dello sport.

La prima telefonata tra Schumi e Maranello raccontata dalla moglie: retroscena pazzesco

Michael non ha mai nascosto, come ha confermato ancora di recente sua moglie Corinna, di essere rimasto stordito il giorno della prima telefonata da parte della Ferrari e ha ripagato tutti con gli interessi.

Ai microfoni di Canal+ Corinna ha raccontato il primo contatto, assolutamente inatteso, con la dirigenza di Maranello: “Ricordo che eravamo in giardino. Michael si avvicinò e mi chiese cosa ne pensassi di un suo eventuale trasferimento alla Ferrari. Gli risposi che se avesse davvero avuto la possibilità di andare lì avrebbe dovuto farlo, sarebbe stato qualcosa di fantastico”.

Schumacher al debutto in Ferrari con l'Avvocato Agnelli - Fuoristrada.it
Schumacher al debutto in Ferrari con l’Avvocato Agnelli – Fuoristrada.it

Il team principal era già Jean Todt che loro incrociavano in pista senza conoscerlo a fondo. Ma come spiega la moglie, Michael aveva capito subito su chi poteva fare affidamento e il manager francese era tra questi: “A Jean dobbiamo molto. Essere amico di Schumacher negli anni è stato per tutti così divertente”. Ed è così ancora oggi, nonostante una situazione delicata.

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