Michael Schumacher, poteva cambiare tutto: la scelta che ha “salvato” la Ferrari

Incredibile retroscena della leggendaria carriera di Michael Schumacher con la Ferrari: tutto poteva cambiare in un momento

Dall’alto della sua classe, Michael Schumacher ha dimostrato che avrebbe potuto vincere dovunque se messo nelle condizioni giuste per farlo. Ma se è passato alla storia della Formula 1 è grazie a quello che ha combinato con la Ferrari.

Michael Schumacher, poteva cambiare tutto - Fuoristrada.it
Michael Schumacher, poteva cambiare tutto – Fuoristrada.it

Eppure quella meravigliosa avventura che ha prodotto cinque titoli mondiali Piloti e sei bei Costruttori avrebbe potuto morire ancora prima di nascere. Non è mistero che per il 1995 a Maranello volessero ingaggiare Ayrton Senna ma la sua tragica morte a Imola il 1° maggio 1994 cambiò tutto.

Così da Torino arrivò il via libera per puntare su Schumacher che a Maranello trovò un gruppo già formato e la possibilità di lavorare con quello che è diventato il suo amico del cuore. Jean Todt in realtà era già arrivato tre anni prima e aveva cominciato e ricostruire sulle macerie. Insieme hanno riscritto la storia, ma oggi scopriamo che poteva anche andare diversamente.

Michael Schumacher, poteva cambiare tutto: la clausola nel contratto

Lo ha raccontato l’ex team principal Ferrari ed ex presidente della FIA in una lunga intervista al quotidiano francese L’Equipe. Ha spiegato, a 30 anni di distanza, il lavoro pazzesco che avevano dovuto fare per ricostruire un ciclo vincente in una squadra che ha sempre ha una pressione addosso superiore alla madia.

Quando era arrivato, a Maranello regnava la depressione: “La Ferrari era una come un’opera d’arte in rovina. Tutto versava in pessime condizioni, come la galleria del vento piena di polvere e usata come magazzino. C’erano molte aspettative e la stampa dava una certa sollecitazione. Anche per questo ho dovuto imparare l’italiano”.

L’arrivo di Michael Schumacher dalla Benetton è stato lo snodo che ha sbloccato tutto e per lui anche un’ancora di salvezza. Perché circolavano voci che la proprietà avrebbe anche potuto mandarlo via prima che iniziasse la stagione.

Così il campione tedesco fece inserire una clausola speciale nel suo contratto: “Aveva chiesto di inserire una clausola rescissoria nel suo contratto che gli avrebbe permesso di andare via se me ne fossi andato anch’io. Infatti, nel 1996, si diceva che sarei stato cacciato”.

Schumacher e l'Avvocato Agnelli nel 1996- Fuoristrada.it
Schumacher e l’Avvocato Agnelli nel 1996- Fuoristrada.it

Così invece anche il suo contratto fu blindato e cominciarono ad arrivare i primi risultato fino al filotto vincente che li ha fatti passare alla storia. Dopo di lui è arrivato Stefano Domenicali e Todt è felice che oggi sia il capo della Formula 1. “Non è mai andata così bene da quando Stefano ne è a capo. È stato con me per sedici anni, era a tre metri dal mio ufficio e gli urlavo contro tutti i giorni. Sono orgoglioso che sia lui a guidare la F1”.

Todt e Schumacher amici per la vita: come è oggi il loro rapporto speciale dopo l’incidente

Schumacher e Todt hanno costruito un rapporto solidissimo, andato ben oltre quello che hanno fatto per Maranello. Erano legati anche prima dell’incidente di Méribel, anche ora sono in continuo contatto. Perché per la moglie e i figli del campione lui era già uno di famiglia prima di quella tragica caduta sulle nevi francesi e nulla è cambiato.

Todt qualche mese fa aveva ammesso che gli manca la complicità avuta in passato, ma non gli manca in realtà Michael Schumacher perché le occasioni per vedersi ci sono spesso. Intervistato dalla tv tedesca RTL ha spiegato: “Ho nostalgia di quello che facevamo insieme. Ma sì, è vero, con lui lo faccio spesso: guardo le gare con Michael“.

Todt e Schumacher, coppia vincente - Fuoristrada.it
Todt e Schumacher, coppia vincente – Fuoristrada.it

Per loro il tempo sembra essere come sospeso: “Ci sono persone intorno a te che sono semplicemente speciali. E in un certo senso Michael è molto speciale. Anche Corinna, Mick e Gina sono diventati speciali per me. Sono diventati una vera famiglia per me, mia moglie e mio figlio”.

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