Prendere la Patente per molti guidatori del futuro è scomodo già solo per il viaggio andata e ritorno in Autoscuola o alla sede della Motorizzazione Civile più vicina in zona. Ma davvero si deve fare tutto in presenza?
Qualcuno una volta ha detto che nella vita non si finisce mai di dare esami. Questo è vero soprattutto per chi detiene più di una licenza di guida come le varie documentazioni della categoria A per guidare le motociclette, la classica e fondamentale Patente B e la meno comune patente nautica. Per fortuna sembra sia in corso un iter per sveltire la procedura: ecco come funziona. 
Un onere necessario
Al mondo di oggi non avere la Patente di qualsiasi tipo preclude automaticamente ad una persona una grande varietà di lavori, a partire da quelli dove è necessario guidare come consegnare per una ditta, fare il rider per una delle tante compagnie che consegnano beni alimentati o l’autista per un’app di trasporto pubblico fino a quei mestieri in cui il vostro datore di lavoro al colloquio richiede espressamente qualcuno auto munito.
Saper almeno guidare un motorino da 50 insomma è fondamentale al giorno d’oggi, anche se poi magari l’automobile la affittate o vi viene addirittura consegnata dall’azienda per cui lavorare. Il problema è che molti ragazzi rimandano l’esame magari perchè impegnati con la scuola ed altri test più urgenti e che altri adulti non hanno mai preso la patente in passato per una varietà di motivi.
Un percorso in discesa
Secondo una recente indagine di Guidaevai almeno 3 milioni di persone in Italia sono state bocciate almeno una volta all’esame della patente, facendo si che il 20% di chi tenta di prendere la licenza di guida venga cannato al primo tentativo. Con una percentuale di fallimento così alta, forse sarebbe il caso di iniziare a snellire il processo per prenderla, giusto?
In effetti gli sforzi dei Governi che si sono succeduti negli ultimi due anni sembrano puntare proprio in questa direzione: se ricordate bene già un anno fa, la Patente A è stata modificata facendo si che per passare ad esempio alla A3 un centauro già esperto con almeno due anni di Patente A2 possa sostenere un breve corso della durata di poche ore evitando di ripetere l’esame pratico. Qualcosa di simile sembra previsto anche per la patente per automobilisti standard.
Cambierà tutto…
Stando a quanto riporta Solomotori il Governo e nello specifico il Ministero dei Trasporti gestito da Matteo Salvini starebbero valutando la possibilità di inserire un esame online per la patente. La notizia viene data per certa dal portale ma noi, per dovere di cronaca, vi riportiamo che non abbiamo trovato nulla di ufficiale a riguardo anche se ci sono due importanti precedenti per cui questa possibilità potrebbe arrivare ad esistere in un futuro non troppo lontano. 
Se ricordate bene infatti, durante la pandemia di Coronavirus un paio di anni fa moltissime scuole e in generale istituti di insegnamento hanno inserito la possibilità di sfruttare la DAD o Didattica a distanza, un sistema che consente a chiunque sia fornito di un portatile di connettersi e seguire le lezioni – anche consegnando un esame – direttamente da casa, online.
Alcune autoscuole hanno aderito con entusiasmo a questa possibilità e anche oggi, diversi centri di questo tipo offrono agli studenti e potenziali automobilisti la possibilità di connettersi al computer e seguire le lezioni direttamente online. Per quanto riguarda l’esame però, almeno per il momento, dovrete comunque raggiungere la sede della Motorizzazione o l’autoscuola presso cui avete studiato. Inoltre, c’è uno scoglio non da poco: l’esame pratico. Quello, beh sicuramente non potrete sostenerlo da casa vostra neanche con il visore.