La Ferrari ha detto addio a Mattia Binotto dopo anni e anni di collaborazione, ma le accuse non sono finite certamente.
La Ferrari è finalmente tornata a lottare per vincere e conquistare pole position nel 2022 con Charles Leclerc e Carlos Sainz. Dopo i difficilissimi 2020 e 2021, infatti, il cavallino rampante ha sfidato Max Verstappen e la Red Bull, riuscendo a battere la dominante accoppiata austro-olandese in più di un’occasione. Il che non è stato minimamente sufficiente per quanto riguarda la conquista del tanto agognato mondiale che alla rossa manca dal 2007 di Kimi Raikkonen e dal 2008 del cavallino rampante. 
Un insuccesso che ha scaturito una reazione netta; parliamo dell’addio di Mattia Binotto, ex team principal della scuderia di Maranello che per anni e anni aveva lavorato contribuendo all’ottenimento di risultati davvero eccellenti. Lo scorso 31 dicembre ha però detto addio all’azienda italiana più rinomata in campo automobilistico, dando spazio a Frédéric Vasseur. Tuttavia, non si placano i giudizi su Binotto, e anche da parte di chi lo conosce davvero molto bene.
Ferrari, ancora giudizi su Binotto: le parole dell’ex non sono passate inosservate
In tanti si sono espressi sulla separazione fra la Ferrari e Mattia Binotto, che chiude così un rapporto fatto di successi, sconfitte e soprattutto decenni di lavoro con la scuderia di Maranello. Non nel modo migliore possibile, considerando il secondo posto nel mondiale dell’anno scorso ad una eternità dalla Red Bulle da Max Verstappen nelle rispettive classifiche iridate. A giudicare la scelta di cambiare, comunque, ci ha pensato anche Felipe Massa.
Vicecampione del mondo nel 2008, l’ex ferrarista ha voluto pearlare della decisione presa dal cavallino rampante ai microfoni del Corriere dello Sport: “In otto anni a Maranello ho visto e vissuto di tutto, dai successi ai momenti meno facili. Il mondiale di Raikkonen nel 2007 e il mio ottimo anno nel 2008. Dopodiché, la Ferrari non è più riuscita ad avere un’auto vincente. Manca sempre qualcosa per tornare davvero al vertice”. 
Per quanto riguarda l’avvicendamento legato a Binotto, Massa ha spiegato che “ci voleva, perché si vedeva che c’era confusione all’interno della scuderia. Era normale che alla fine i tanti errori commessi in stagione li pagasse il team principal. Mattia è molto bravo, un tecnico davvero talentuoso, ma non è arrivato al risultato che in molti si aspettavano e la sua uscita dal team non è stata sorprendente proprio per questo”.
Massa, quando parla di errori, si riferisce prevalentemente alle strategie non perfette realizzate in momenti cruciali della stagione. Basti pensare a Silverstone e Monaco, quando Leclerc da primo e poleman si è trovato addirittura fuori dal podio in entrambe le occasioni. Vedremo se nel 2023 qualcosa cambierà o se l’addio di Binotto non è stato sufficiente in tal senso.