Il grande campione confessa tutto: l’annuncio sconvolge il Motorsport

Il Motorsport è un insieme di categorie molto affascinanti e spazia dalle due alle quattro ruote. Che evidentemente non fanno per tutti.

Il motorsport è un mondo davvero vasto nonché caratterizzato da tantissime categorie, altrettanti team e una serie di piloti che quasi non finiscono più. Solo pochi atleti, però, sono in grado di fare davvero la differenza e ancora meno quelli che riescono a divenire eterni nella storia motoristica e dello sport in generale.

Motorsport, l'ammissione è incredibile 8 gennaio 2023 fuoristrada.it
Motorsport, l’ammissione è incredibile fuoristrada.it

Alcuni dei nomi più influenti sotto questo punto di vista sono Valentino Rossi e Marc Marquez nel motociclismo, ma anche Lewis Hamilton e Michael Schumacher nell’automobilismo. Tuttavia, il mondo ha donato altre grandiose leggende, capaci davvero di far sognare una platea ampissima di tifosi, appassionati e addetti ai lavori. Una di queste, sarebbe davvero un peccato non ricordarla, dopo tutto quello che ha dato agli sport motoristici.

Una storia quasi impareggiabile

C’è stato un tempo, prima dell’avvento del ventunesimo secolo, in cui un pilota è stato capace di segnare un’era e venire ricordato da un’intera generazione. Parliamo dell’australiano Mick Doohan, nato il 4 giugno 1965 e capace di conquistare ben cinque volte consecutive il mondiale nella classe 500 (attuale MotoGP) dal 1994 al 1998. Il suo debutto nel motomondiale era avvenuto nel 1989, quando giunse soltanto nono in classifica generale. Poi un terzo e due secondi posti prima del dominio incontrastato e incontrastabile fino al 1998.

137 le gare disputate condite da 54 vittorie, 58 pole position, 95 podi e 46 giri veloci. Risultati pressoché indimenticabili, anche pensando al percorso tortuoso avuto dal campionissimo: prima di vincere cinque mondiali di seguito, Doohan aveva infatti rischiato l’amputazione della gamba dopo un incidente subito durante il GP d’Olanda del 1992.

Un episodio che provocò all’australiano danni permanenti, ma che comunque non gli impedì di tornare a correre per scrivere una delle pagine di storia più belle e incredibili che il motorsport possa ricordare. Nel 1999 un altro bruttissimo incidente lo costringe ad un ritiro anticipato. Ma la sua storia, unita ad una tenacia e forza di volontà impareggiabili, lo hanno reso a dir poco unico.

Ma le moto non sono per tutti

Insomma, Mick Doohan ha dimostrato di essere una vera leggenda. Suo figlio proverà ad emularlo, anche se con le quattro ruote al posto delle due che hanno caratterizzato la carriera dell’asso australiano. Nato nel 2003, il giovane Jack a dirla tutta aveva intenzione di seguire la strada del padre.

Jack Doohan in compagnia di suo padre Mick (Web source) 8 gennaio 2023 fuoristrada.it
Jack Doohan in compagnia di suo padre Mick (Web source) fuoristrada.it

Anche se, come raccontato di recente da lui stesso, le cose non andarono proprio a gonfie vele: “Mi ruppi la gamba sinistra a cinque anni il giorno del mio compleanno. Da allora, ho avuto paura delle motociclette. Sono passato poi ai pump track con la BMX per due anni, e i miei genitori mi avrebbero sostenuto in entrambe le direzioni che avrei scelto di prendere”.

Poi, molto presto, si è dato ai kart e adesso sogna di approdare un giorno in Formula Uno. Sembra quasi un paradosso, a pensarci bene, considerando che suo padre è stato una vera icona alla guida di una moto. Ma ognuno è giusto che prenda la strada migliore per il proprio futuro, e così ha effettivamente fatto il ‘piccolo’ Doohan.

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