Stellantis torna a puntare in alto: l’ammiraglia avrà anche una versione sportiva

Finalmente la holding Stellantis, proprietaria di Lancia, potrebbe mantenere la sua promessa: la casa caduta in disgrazia sta per tornare nel mondo dell’automobilismo premium e lo farà in grande stile e molto presto…

Conoscete i cosiddetti “marchi decaduti”? Quelle case automobilistiche un tempo produttrici di automobili sportive e di lusso che per un motivo o per un altro, negli anni hanno perduto la propria reputazione riducendosi a costruire re-branding di altri marchi o vetture non proprio all’altezza del loro nome? In Italia, questo è il più famoso ma finalmente qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta.

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Stellantis (Fuoristrada.it)

Nobile decaduto

Pochi brand hanno conosciuto negli anni una involuzione pesantissima come quella che ha purtroppo interessato proprio il marchio Lancia, casa italiana che fino agli anni novanta ha dettato le proprie regole nella categoria delle berline premium salvo poi, complici un paio di pessime decisioni come il ritiro dalle attività sportive, precipitare in un vortice di negatività da cui uscire sembra sempre più difficile.

Nel corso del duemila, Lancia ha deluso un po’ tutti prima con qualche re-branding non proprio vincente di automobili che con lo stile del marchio c’entrano poco come la Lancia Musa, una Fiat Idea camuffata o la terribile Flavia su base Chrysler 200 che ha venduto talmente poco da essere tolta dai listini dopo pochissimi anni e successivamente, rimanendo con la sola utilitaria Ypsilon sul listino senza altri modelli.

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Ricordate la Thema Turbo? Force ci siamo… (Fuoristrada.it)

Serve una berlina

Storicamente quando un marchio tocca un punto così basso della propria attività, chiude i battenti. Lo abbiamo visto succedere con Austin, con Pontiac e Mercury oltre oceano e in tempi antichissimi anche con Isotta Fraschini qui nel nostro paese ma non succederà con Lancia: il Gruppo Stellantis ha infatti piani concreti per il ritorno sul mercato del marchio alle glorie di un tempo, anche se chiede pazienza ai numerosi fans che aspettano notizie.

Un’intervista risalente allo scorso anno tra il portale Autoappassionati e il Capo del settore Design di Lancia, il francese Jean-Pierre Ploué che ha preso con grande entusiasmo questo incarico, parla chiaro. Lancia tornerà come un tempo e alla domanda riguardo il ritorno delle vecchie glorie del marchio, l’uomo ha risposto: “Torneranno assolutamente, rimarreste sorpresi nello scoprire quanto siamo avanti con il progetto. Ci serve ancora tempo però, niente anticipazioni!”.

Ripartire dalle basi

Questa affermazione potrebbe essere il punto di partenza per capire come Lancia si muoverà nei prossimi anni. Perchè non ripartire proprio dalla Lancia Thema, l’ultima berlina prodotta dal marchio prima del kaputt definitivo? La Thema originale uscì nel 1984, potete ammirarla nella foto sopra. Nel 2011 l’auto subì l’ennesimo re-branding su base Chrysler 300C, un’idea non proprio malvagia che portò qualche buona entrata al marchio in forte crisi.

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La nuova Lancia Thema avrà una versione sportiva? (Fuoristrada.it)

Sul web sono in molti a credere che la casa nei prossimi anni riprenderà da dove aveva lasciato il mercato con questa berlina che ha un nome consolidato sul mercato. Come prometteva Ploué stesso, Stellantis ha intenzione di lavorare perchè le prossime auto non siano semplici re-branding: “Negli anni lo stile italiano di Lancia si è un po’ perso. Lavoriamo per riportarlo in vita”, diceva in merito nel confronto con i giornalisti che lo hanno intervistato.

Come potete vedere in foto sono molti gli appassionati con abilità grafiche che hanno immaginato una nuova Thema, magari in versione ammiraglia – come la foto qui sopra – o perchè no, in versione sportiva come la Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio. Il rendering nel video realizzato da Tommaso D’Amico ricorda molto una Maserati e il grafico ipotizza che il ritorno potrebbe avvenire già nel 2024. Ma Ploué purtroppo morde il freno: “Sono sorpreso in positivo dalle aspettative che i fans si stanno creando. Dateci qualche anno”.

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