Ferrari, questa “multipla” che fu di Agnelli torna dopo 30 anni: è un pezzo unico

Restaurato un modello davvero unico e inimitabile di Ferrari, che diversi anni fa fu di proprietà dell’avvocato Gianni Agnelli, patron della Fiat e vero mito dell’imprenditoria italiana.

La Ferrari ha una storia straordinaria, già entrata nella mitologia. Un marchio eccellente dell’automobilismo, sia di lusso che nell’ambito sportivo vista la creazione della scuderia attualmente impegnata in Formula 1.

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La storia della Ferrari si intreccia a quella degli Agnelli (Fuoristrada.it)

Un connubio tutto italiano quello creatosi nel 1969, quando la famiglia Agnelli riuscì a strappare ad Enzo Ferrari la maggior parte delle quote azionarie della Ferrari. Dopo che il patron di Maranello aveva detto di no alla possibile cessione al gruppo Ford.

Il legame Fiat-Ferrari è dunque molto stretto da tantissimi anni. Gianni Agnelli in persona amava particolarmente le Rosse ed i vari modelli della supercar. Tanto da utilizzare un modello a dir poco unico e rarissimo, che di recente è stato riportato in vita da alcuni restauratori di macchine d’epoca.

Torna in vita la Ferrari a tre posti dell’avvocato Agnelli

L’auto in questione è una rarissima e preziosa Ferrari 365 P Berlinetta Speciale. Un modello che fu allestito dall’ingegnere Pininfarina in persona per l’Avvocato nel 1966 e con la quale Agnelli non disdegnava viaggi comodi e spassionati.

Il Museo nazionale dell’Automobile di Torino, in collaborazione con l’associazione Kidston, hanno deciso di riportare in vita la Ferrari di Gianni Agnelli, grazie ad un’opera sofisticata e precisa di restauro.

Ferrari 17 gennaio 2023 fuoristrada.it
Ferrari 17 gennaio 2023 fuoristrada.it

Ho ritrovato la Ferrari trent’anni dopo, coperta dalla neve a Newark, segnalatami da una persona che aveva spergiurato che per rimetterla in strada sarebbe bastato un bel tagliando. Per farla tornare a splendere, invece, ci sono voluti quattro anni e tutta l’esperienza dei grandi restauratori italiani. Rappresenta Gianni Agnelli come icona di stile” – ha detto il magnate Simon Kidston in merito all’opera di restauro.

Un particolare scatta all’occhio degli appassionati. La Ferrari 365 appartenuta all’Avvocato ha paradossalmente tre sedili anteriori. Il motivo? Dovuto ad un incidente che costrinse Agnelli ad una certa rigidità alla gamba sinistra. Come spiegato dall’uomo di fiducia Leonardo Fioravanti:Il sedile di sinistra ruotava, consentendogli di allungare la gamba rimasta rigida, e scivolare al posto di guida. Mentre volle il volante al centro dell’abitacolo”.

Ma questa vettura ha anche un’altra valenza storica, perché è stata la prima Ferrari stradale con motore montato in posizione centrale: un V12 di 4,4 litri derivato da quello della 365 P2 da corsa che, in origine, aveva circa 380 CV.

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