La Ferrari, un mito senza tempo che adesso di recente si è resa protagonista di una storia a dir poco romantica

Ferrari. Un brand storico, iconico, unico, semplicemente straordinario. Per parlare della scuderia di Maranello, sarebbe a dir poco necessario scrivere libri su libri, raccontare storie su storie, realizzare film su film. E forse non basterebbe, tanto è grande quanto realizzato da Enzo Ferrari e continuato dai suoi successori. Tanto è immenso quello che il cavallino rampante è riuscito a fare all’interno del mercato dell’automotive e nelle discipline sportive.

Ferrari, l'iniziativa non passa inosservata 6 gennaio 2023 fuoristrada.it
Ferrari, l’iniziativa non passa inosservata fuoristrada.it

Basti pensare che la Ferrari, anche oltre al suo impegno motoristico, è considerata un’eccellenza mondiale sotto tutti i punti di vista, al pari di altri brand di successo come Apple e Coca Cola. In poche parole, è praticamente impossibile non parlare dell’azienda con sede a Maranello in maniera positiva.

Anche se negli ultimi anni, soprattutto in Formula Uno, le soddisfazioni sono state poche. Ma ciò non ha intaccato per niente la grande passione dei tifosi e degli appassionati della rossa. E a proposito di quest’ultimi, a proposito di storie da raccontare, ce n’è una che lega Ferrari, tifosi e tante emozioni in un sol colpo. Un viaggio lungo quasi quarant’anni che parte, pensate un po’, proprio da Enzo Ferrari.

Ferrari, una storia lunga quasi 40 anni: impossibile non emozionarsi

1985. Un anno pieno di avvenimenti, di ricordi, di passione. E’ l’anno dello strepitoso debutto di Ritorno al Futuro al cinema, della registrazione di We Are The World; ma anche del concerto Live Aid, in cui Freddie Mercury e i Queen si legarono indissolubilmente alla musica intesa come movimento sociale prima che artistico. E, anche se decisamente più in sordina, fu pure l’anno in cui un bambino decise di fare qualcosa di speciale, qualcosa di folle.

All’età di sette anni, l’attuale 44enne David Donolato scrisse ad Enzo Ferrari. E ben 37 anni dopo, è arrivata la risposta; precisamente, lo scorso mese di settembre. Questa storia è stata raccontata dal quotidiano Alto Adige, con protagonista pure il padre di quel bambino, parliamo di diego che oggi ha 79 anni. Provenienti da San Giacomo di Laives e appassionatissimi della Ferrari, papà Diego proprio a metà anni ottanta aveva costruito per suo figlio un modello in scala di una rossa da F1, con tanto di motore a scoppio.

Infine, aveva convinto suo figlio a scrivere ad Enzo Ferrari per chiedere alcuni adesivi che mancavano per rendere il modello ancora più simile all’originale. E perché no, magari visitare la fabbrica in cui i modelli del cavallino rampante vengono sfornati da oltre mezzo secolo. Tutto tacque, per anni e anni. Tanto che, probabilmente, padre e figlio se ne saranno fatti anche una ragione con il tempo che avanzava.

E invece, quasi quattro decadi dopo, ecco la tanto agognata risposta. Una lettera da parte dei veritci Ferrari che invitava quel bambino – oggi ingegnere in una multinazionale a Verona – e suo padre per tre giorni a Maranello con un programma che per un grande fan è semplicemente da sogno: visitare la fabbrica. Possibilità donata ad altri ex ragazzini, che da piccoli sognatori sono diventati uomini. Ma, per certe cose, l’entusiasmo non passa davvero mai.