Caro benzina, batosta per gli italiani | La decisione del Governo è inaspettata

Il caro benzina è un problema che affligge gli italiani ormai da mesi, già tartassati da tanti aumenti che convolgono molti altri settori.

Il costo della vita a causa dell’aumento dell’inflazione è diventato ormai sempr più elevato, al punto tale da mettere in ginocchio tantissime famiglie. I rialzi hanno riguardato un po’ tutti i settori, dai prodotti alimentari alle bollette, ma senza dimenticare i carburanti, indipendentemente dal tipo di alimentazione. Un problema non da poco, soprattutto per chi è abituato a fare ogni giorno decine di chilometri per motivi di lavoro.

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Caro benzina (Fuoristrada.it)

Questa situazione ha avuto conseguenze anche su quello che solitamente mangiamo a tavola: la maggior parte del trasporto su gomma, infatti, ha un motore Diesel, che per la prima volta è arrivato a costare più della verde. Ed è per questo che il problema del caro benzina non può più essere sottovalutato.

Caro benzina: un problema da non sottovalutare

Il governo Draghi aveva pensato di intervenire sul caro benzina sin dalla primavera 2022 mettendo in atto un provvedimento che è stato prorogato più volte, il taglio alle accise sui carburanti. Questo ha permesso, indipendentemente dal tipo di alimentazione, di ottenere uno sconto alla pompa di circa 30 centesimi.

Certamente non possiamo parlare di un risparmio elevatissimo, ma che nel lungo periodo ha avuto un risvolto positivo per tante famiglie, già stremate dagli altri aumenti.

Chi pensava che la misura potesse continuare a essere in vigore con l’avvento di Giorgia Meloni ha ricevuto però una doccia fredda. Già da dicembre, infatti, lei ha deciso di ridurre l’agevolazione, che è passata a 18 centesimi. E non è finita qui. La situazione è ulteriormente peggiorata nel 2023.

Ennesima stangata per gli italiani

Il nuovo anno è iniziato con l’ennesima delusione per gli italiani abituati a spostarsi in auto, al punto tale da rendere il caro benzina ancora più pesante. Il taglio alle accise ai carburanti, che era in scadenza il 31 dicembre, non è stato infatti prorogato.

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Fare rifornimento è sempre più costoso (Fuoristrada.it)

La conferma è arrivata nella manovra approvata prima della fine del 2022, in cui sono stati destinati 21 miliardi (su 35 totali) contro il caro-energia per le bollette di luce e gas, ma è stato completamente dimenticato quanto il rifornimento influisca sulle tasche dei tanti automobilisti.

Nonostante i costi siano diminuiti nelle ultime settimane, questo non può che tradursi in una batosta difficile da sostenere per le tasche di molti. Secondo le stime effettuate da Assoutenti, infatti, se si stima la necessità di effettuare 24 pieni all’anno (due al mese), si andrà a registrare un aumento della spesa in media di 291 euro.

L’esecutivo potrebbe comunque intervenire a breve e pensare a un provvedimento che possa supportare le fasce con il reddito più basso, che sono quelle che si trovano maggiormente in difficoltà. Del resto, il taglio alle accise finora ha agevolato tutti, anche chi era in possesso di una supercar e non aveva certamente problemi di alcun tipo.

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