Staremo a vedere se gli esponenti di Governo avranno intenzione di andare fino in fondo. I numeri in Parlamento ci sono.
Ordine e sicurezza. Queste le parole chiave del nuovo Governo presieduto da Giorgia Meloni, che si è insediato da un paio di mesi. L’Esecutivo sta in queste settimane lavorando a diversi provvedimenti di natura economica, ma non solo. Pensa infatti a inasprire le sanzioni nei confronti di chi non rispetta il Codice della Strada. 
A spingere è soprattutto il leader della Lega, Matteo Salvini, uno dei personaggi più influenti nella maggioranza di centrodestra che, nello scorso settembre, ha stravinto le elezioni. Salvini, dopo essere stato ministro degli Interni, oggi ricopre il ruolo di ministro delle Infrastrutture. E’, quindi, sua piena competenza, di concerto con il responsabile del Viminale, Matteo Piantedosi, intervenire sulla sicurezza stradale.
Salvini ha commentato alcuni gravissimi incidenti stradali che sono avvenuti sul territorio italiano, coinvolgendo, peraltro, soprattutto i giovani. Sappiamo, infatti, quanto sia una piaga l’assunzione di droga e l’abuso di alcool soprattutto tra le giovani generazioni.
E così, quella che dev’essere una serata da sballo in discoteca, può facilmente tramutarsi in una tragedia. E’ avvenuto, tra gli ultimi drammatici casi, ad Alessandria, dove alcuni giovani sono rimasti uccisi in un incidente stradale dopo una serata di divertimento.
Presto le modifiche al Codice della Strada
Il ministro Salvini, quindi, ha annunciato di voler rivedere il Codice della Strada, stringendo le maglie. La guida in stato di ebbrezza, infatti, oltre che essere un illecito di tipo amministrativo, che infrange il Codice della Strada, è anche un reato di natura penale. Che può essere sanzionato nel corso di un controllo su strada da parte delle forze dell’ordine. Fino ai 21 anni, peraltro, non ci si può mettere alla guida, neanche se si ha bevuto una goccia di alcool. 
Ora il ministro Salvini vuole operare un ulteriore giro di vite. E, allora, ecco la proposta che forse già col nuovo anno potrebbe arrivare al vaglio del Consiglio dei Ministri: revoca a vita della patente per chi si è messo alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o droga e ha causato un incidente in cui vi sono stati morti o feriti.
Per il responsabile del Dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dunque, la sospensione per due anni non è affatto sufficiente. Ovviamente, come su ogni passaggio politico, non mancano le polemiche e le posizioni contrarie. Staremo a vedere se Salvini e il Governo Meloni avranno intenzione di andare fino in fondo. I numeri in Parlamento ci sono.