Entriamo nel mondo delle Abarth, facendo un salto nel passato e cercando di comprendere al meglio quali siano i modelli più veloci.
Oggi, non parliamo di modelli del tutto normali, ma di qualcosa di eccezionale. Montare certi tipi di motori può aumentare le prestazioni delle automobili in maniera eclatante. Specie se, poi, questi provengono da delle case produttrici di massimo rispetto internazionale. 
I modelli delle Abarth sono riconosciuti in tutto il mondo come degli artefatti di ottima fattura. Lo si nota, già, dal rombo che il motore produce e che “parla” tramite le marmitte montate. Alcuni archetipi sono utilizzati proprio per fare delle corse agonistiche. Ma gli amatori di tutto il pianeta li utilizzano per qualsivoglia necessità, dalla passeggiata in città, fino ai viaggi più lunghi passando per le strade extraurbane.
La storia delle Abarth
Oggigiorno, siamo abituati a vedere dei modelli di Fiat 500 con un motore del tutto particolare. Ma non si tratta di motori speciali montati solamente su questi archetipi, ma di una casa produttrice in grado di attirare l’attenzione dei marchi più noti. La casa automobilistica è stata fondata a Bologna dall’impegno dell’imprenditore Carlo Abarth. Inizialmente, è nata come casa automobilistica per le corse su strada.
La prima vettura messa in piedi è stata la Cisitalia-Abarth 204, capace anche di vincere, nel 1950, la cronoscalata organizzata da Palermo a Montepellegrino. Il trasferimento a Torino dell’azienda è stata un’idea vincente. Il percorso di crescita del marchio con lo scorpione ha iniziato una crescita inglobante, che è stata capace di attirare a sé le mira della Fiat.
Le Abarth più veloci di sempre
Dal 2008 la sede dell’Abarth si è trasferita a Mirafiori, sotto la cupola della Fiat. Marchionne spinse per un connubio fra i due marchi, che sembra esser stato vincente. Proprio in quell’anno, il progetto era di mettere in commercio ben 5.000 vetture con i due loghi uniti.
La prima Fiat 500 a base Abarth presentata al mondo è, comunque, del lontano 1957. Si presentava con una cilindrata aumentata, come anche la compressione. La maggiorazione è avvenuta anche nel carburatore, come anche il ritocco alle linee di scarico e all’aumento di capacità riguardante la coppa dell’olio. Poco più in avanti, vennero messe sul mercato delle “cassette di trasformazione”. 
Queste erano capaci di rendere le 500 in giro per il mondo più aggressive. Uno dei modelli più veloci, però, è stato creato proprio come automobile da corsa. Si tratta del progetto 2000 Sport Tipo Se 010. Il propulsore a quattro cilindri ha permesso di toccare una velocità massima pari ai 270 km/h. Ma stiamo solo al 1968. Tante altre idee hanno, poi, preso piede, come la Fiat 500 biposto, capace di toccare 230 km/h.