Dopo il carburante, aumenta anche questo | Il 2023 inizia malissimo per gli italiani

Carovita, caro-bollette, caro-benzina. Ogni cosa subisce rincari. E questa sarà una ulteriore botta per i cittadini

Verrebbe da dire, polemicamente, “se volete che rimaniamo chiusi in casa, allora proclamate un nuovo lockdown”. Eh già, perché l’aumento dei costi della vita rende la vita davvero difficile ai cittadini. E soprattutto agli automobilisti. Come sapete, infatti, il prezzo del carburante è tornato a crescere. Spostarsi inizia davvero a farsi complicato. E però dobbiamo farlo per forza, anche solo per recarci sul posto di lavoro.

In arrivo ulteriori aumenti (Ansa) 15.12.2022 fuoristrada
In arrivo ulteriori aumenti (Ansa)

Carovita, caro-bollette, caro-benzina. Ogni cosa subisce rincari. Tutto frutto della crisi energetica che sta investendo il mondo intero. Su cui è andata a innestarsi anche la sanguinosa e drammatica guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina, ormai lo scorso 24 febbraio.

Spostarsi, quindi, è diventato pressoché impossibile. O, meglio, possibile, ma spendendo una fortuna. Sostanzialmente reinvestendo tutto quello che ricaviamo con la nostra attività lavorativa in rifornimenti, ma non solo. Sappiamo bene, infatti, che il Governo presieduto da Giorgia Meloni non ha prorogato il taglio delle accise sul prezzo del carburante.

D’accordo, si dirà, esistono i mezzi pubblici. Si possono utilizzare quelli. Comodi, ecologici, economici. Ebbene, su almeno una di queste affermazioni dobbiamo dissentire veementemente.

Aumenta anche il costo dei biglietti

Stiamo già vivendo un inverno molto difficile, dove, anche solo per riscaldarsi, pagheremo poi un conto assai salato in bolletta. Ma ciò che ci riserverà il 2023 sembra davvero ancor meno roseo rispetto a quanto sta già avvenendo.

Infatti, anche spostarsi sui mezzi pubblici costerà di più. Ebbene sì, avete capito benissimo. Qualcosa che sicuramente fa indignare perché ovviamente non si prende un bus o una corsa della metropolitana per svago o per vacanza. Ma, di solito, per recarsi sul luogo di lavoro. E, allora, il 2023 ormai alle porte potrebbe essere ancor più difficile per i tanti pendolari che ogni giorno si spostano per motivi professionali.

Come tutto questo si concili con l’esortazione che, da più parti, si fa per l’utilizzo dei mezzi pubblici e quindi per abbassare le emissioni inquinanti, non è dato sapere. Si sa, invece, che dal 9 gennaio aumenterà del 10% il costo dei biglietti dei mezzi pubblici. Sia per quanto concerne i biglietti singoli, che su quelli settimanali.

Il sindaco di Milano Beppe Sala (Ansa) 15.12.2022 fuoristrada
Il sindaco di Milano Beppe Sala (Ansa)

E così, il biglietto giornaliero passerà da 2 euro a 2,20 euro. Quello da 10 corse, da 18 euro a 19,50 euro. Quello giornaliero, che permette di salire su ogni mezzo per 24 ore, passerà da 7 a 7,60 euro. Infine, aumenterà di un euro, passando da 12 a 13 euro il biglietto valido per tre giorni. Accadrà, in particolare, a Milano. Città laboriosa per antonomasia e città che, forse più di tutte in Italia, usa il trasporto pubblico urbano. A deciderlo, l’Amministrazione comunale retta dal sindaco Beppe Sala. Non aumenterà, invece, il prezzo degli abbonamenti. Ma forse è una magra consolazione.

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