Festa grande per le supercar italiane: quanto successo è indimenticabile per l’azienda | Di cosa si tratta

Un mito che ci ha spesso regalato modelli a dir poco straordinari. Adesso torna al centro dell’attenzione per un motivo preciso.

Le supercar italiane sono senza dubbio tra le più amate e apprezzate in assoluto per quanto permane il settore dell’automobilismo. Appassionati e addetti ai lavori ne lodano le qualità tecniche e soprattutto prestazionali. Oggi festeggia un grande marchio, e per arrivare a ciò che esso rappresenta oggi, c’è stato bisogno di compiere una strada davvero lunga.

Bugatti, un mito a tutta velocità 6 dicembre 2022 fuoristrada.it
Bugatti, un mito a tutta velocità fuoristrada.it

Come raccontano le storie di tutti i grandi brand, è soprattutto merito degli uomini e delle donne che ne hanno fatto parte se la maggior parte dei risultati sono stati compiuti in modo superlativo. Soprattutto di uno, fra tanti, che oggi vedremo.

La storia di Romano Artioli

Romano Artioli compie ben 90 anni. La redazione di Fuoristrada.it si accoda alla serie di auguri che gli sono arrivati da ogni parte del globo. Il modello da lui promosso è di quelli che hanno fatto la storia dell’automobilismo. Si tratta di un archetipo molto amato, per classe estetica e prestazioni capaci di competere contro chiunque.

L’uomo è nato il 5 dicembre del 1932 a Moglia, in provincia di Mantova. Si tratta di un imprenditore ed ex proprietario dei marchi Bugatti e Lotus. Insomma, non una cosa da poco. Famoso per aver gestito negli anni ’80 il più grande rivenditore di Ferrari del mondo. Noto specialmente in Germania, dove la sua attività si è estesa nel nord e nel sud.

Se i loghi più prestigiosi italiani sono stati esportati con grande lustro all’estero, dobbiamo questo ingegno anche a lui. Il suo amore per le Bugatti, però, lo porta a concentrarsi proprio su questo marchio. Entrato in contatto con Ferruccio Lamborghini e Paolo Stanzani, è stato capace di realizzare una realtà automobilistica del tutto nuova e molto avvincente.

Romano Artioli e la Bugatti EB110

Nel 1990, dopo anni vicino alle dirigenze del marchio italiano, succedendo proprio a Stanzani, Artioli diviene presidente della Bugatti Automobili S.p.a.. A Campogalliano (Mo). Negli stabilimenti  è stato, poi, creato il modello EB 110.

Era il 1991, ma la produzione è arrivata fino al 1995. L’idea è stata da subito vincente e ha come propulsore proprio Romano Artioli. Fu anche Stanzani a dare manforte tramite lo studio Tecnostile.

Ma quest’ultimo non fu partecipe all’uscita del modello. In effetti, abbandono la fabbrica prima dell’ultimazione dei prototipi della Bugatti EB110. Di Artioli ci restano la grande spinta del marchio, in grado di tenere testa alle Ferrari e alle altre supercar. La EB110, inoltre, è entrata nella leggenda ed è stata proprio la prima vettura dell’era relativa all’inizio della sua gestione.

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