Sembra una Bugatti, ma è un’auto coreana | Una supercar che non ti aspetti

All’inizio del nuovo millennio, una casa asiatica famosa per le sue ottime auto ma non certo per produrre supercar ad alte prestazioni si inventò una geniale vettura che attirò molta attenzione. Ecco la sua vera storia.

Come abbiamo ripetuto in più occasioni, una casa automobilistica costruisce la sua scalata al potere anche…essendo prevedibile! Fiat produce soprattutto utilitarie, è famosa per questo così come nessuno andrebbe mai dalla McLaren a chiedere un’utilitaria, anche se forse presto vedremo un loro SUV sul mercato. Ecco perchè questa storia è davvero stupefacente.

La Bugatti coreana
La Bugatti coreana (fuoristrada.it)

La storia orientale

La casa coreana Kia è famosa per tanti motivi ma non è mai stato un marchio a cui interessano particolarmente le vetture sportive o addirittura le supercar come ad esempio alcune sue rivali giapponesi, vedi la Nissan con la sua formidabile GT-R per dirne una o Lexus con la LFA. Difatti, l’auto più veloce mai prodotta dalla casa è la Stinger, una potente berlinache però rappresenta un unicum nella storia del marchio.

O forse no? In realtà, all’insaputa di molti appassionati che non conoscono benissimo la storia del marchio di Seoul la casa ha prodotto nel 2003 un’auto dall’aspetto decisamente pimpante. Pensate che la linea ricorda molto quella di una Bugatti Veyron o quantomeno, di uno dei pessimi cloni della supercar che circolano in Asia. Ma la KIA KCV-III era tutto meno che la brutta copia di un altro veicolo…

Riprendersi il mercato

All’inizio del 2000, la Kia era uno dei marchi coreani più famosi nel mondo ma faticava a prendersi il settore più difficile di tutti, quello dei giovani guidatori. Un ragazzo neopatentato sognava una Golf GT o una Stilo Abarth, non certo una affidabile e solida ma noiosa C’eed. Per ovviare alla mancanza di un modello più attraente per i giovani sul listino, Kia avviò un’interessante operazione di marketing.

KIA KCV-III
KIA KCV-III (fuoristrada.it)

Questa operazione prese forma nel 2003 quando la casa coreana annunciò l’arrivo della prima cabriolet sportiva mai prodotta prima. L’auto, una quattro posti fornita di tettuccio apribile, quattro posti e linee sinuose, avrebbe attirato grande interesse dal pubblico dimostrando per la prima volta la capacità degli ingegneri coreani di progettare una vera sportiva di serie.

Cosa ne è stato?

Con il suo design che come abbiamo detto richiama davvero molto quello di una supercar del periodo, la Kia KCV-III fu la prima vettura del brand a mettere davvero il brand al centro dell’interesse di una fascia di pubblico ben diversa dal solito. Gli interni bianchi dell’auto contrastavano con la livrea bordeaux dell’unico prototipo mai costruito della vettura.

Si perchè in quanto operazione di marketing, la KCV non fu mai davvero considerata dal marchio un’auto destinata alla produzione. Una versa sfortuna perchè con i suoi cerchi da ’20 con quella forma “a grattugia”, il design aggressivo e soprattuto il vivace motore da 145 cavalli di potenza, l’auto avrebbe sicuramente conquistato una folta schiera di appassionati. E invece, finì per essere dimenticata per anni. Che peccato.

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