Volkswagen, addio ad un modello storico: resta una sola speranza per rivederla

Dopo la nostalgica “dipartita” della longeva ed amata Ford Fiesta potrebbe lasciarci un’altra auto storica. L’unica speranza sta nel mercato europeo. Vediamo di quale Volkswagen stiamo parlando e cosa succederà.

Tutti i modelli di automobile, compresi i più venduti ed amati del mondo, prima o poi ci salutano, è così che vanno le cose in natura ed anche sul mercato, pur se alcune auto reggono fieramente lo scontro con il tempo che passa. Questo modello è uno dei più longevi e noti di questa casa tedesca, Volkswagen, ma i dirigenti calcolano in modo quasi spietato quanto gli convenga rilanciare un’altra generazione tra qualche anno.

Tempo di rinnovare

Qualche settimana fa, è arrivata una notizia pesantissima per i fan di uno dei marchi automobilisti più famosi e diffusi in tutto il mondo: dopo 46 anni di onorato servizio e ben sette generazioni consecutive che hanno fatto innamorare milioni di acquirenti a questo modello, la Ford Fiesta è pronta per la pensione. Un video commemorativo condiviso sui canali ufficiali di Ford infatti conferma quello che temevamo: la Fiesta nel 2023 ci lascerà per sempre.

Non si tratta dell’unico caso analogo: sempre più marchi occidentali, in vista della transizione ecologica “forzata” prevista nel 2035 e praticamente imminente, pensano a fare un po’ di pulizia rinnovando il proprio listino a discapito di modelli storici che evidentemente non trovano posto nella fredda logica di aziende che spostano miliardi di Euro ogni anno in tutto.

L’auto del popolo

Lo stereotipo più comune sul tedesco vede i teutonici come freddi calcolatori orientati verso l’efficenza che lascia ovviamente poco spazio ai sentimentalismi. Per quanto i luoghi comuni siano, appunto, generalizzazioni su popoli e persone, il piano più recente della Volkswagen è davvero…spietato nei confronti di un modello che ha fatto la storia, contribuendo enormemente a far conoscere questa casa storica in tutto il mondo, Stati Uniti compresi.

Per ora, l’ultimo restyling della Volkswagen Golf è arrivato nel 2019 donando nuova linfa vitale ad una vettura che viene prodotta da poco meno di cinquant’anni – la prima generazione risale addirittura al 1974! – e che è arrivata quindi all’ottava generazione consecutiva. Un traguardo impressionante che però potrebbe essere funestato da una decisione drastica e senza cuore, almeno per noi appassionati di motori.

Conviene mandarla in pensione?

La casa tedesca Volkswagen, secondo Motori Virgilio, non è sicura di continuare a produrre la Golf nel futuro prossimo e l’ottava generazione potrebbe essere anche l’ultima. A far propendere per questa tesi, le parole di Thomas Schäfer, uno dei dirigenti che cura i piani della casa VW ormai da anni: “Dobbiamo valutare seriamente l’idea di produrre un’altra utilitaria che difficilmente durerà sette anni sul mercato”, dice senza tanti giri di parole il dirigente riferendosi in modo non tanto implicito al modello.

Il fatto è che Volkswagen starebbe pensando di sviluppare quattro nuove piattaforme per utilitarie elettriche in futuro proprio per far fronte alla transizione ecologica. Nel migliore dei casi quindi, la Golf subirebbe un restyling completo come è successo con la Prius magari basato sulla E-Golf del 2015, un progetto accantonato ma mai davvero dimenticato dalla casa. Nel peggiore, se questi 12 mesi non daranno certezze alla casa riguardo il futuro commerciale dell’auto, potremmo dirle addio.

A prescindere da cosa succederà nei prossimi anni all’auto, il dirigente Hein Schafer, intervistato dalla stampa americana, assicura che il nome Golf non sarà accantonato per sempre. Ergo, l’auto potrebbe tornare in un futuro più remoto con motore elettrico ed una nuovissima piattaforma. Al momento, è difficile prevedere cosa accadrà. Le vendite dell’ottava generazione saranno decisive per capire che fine farà questo storico ed amatissimo modello tedesco.