Dopo mesi di inferno, si inizia di nuovo a vedere la luce. Ecco la notizia che gli automobilisti italiani aspettavano con ansia: finalmente le cose tornano a muoversi lentamente verso la normalità, lo dicono i dati.
Sono stati mesi davvero difficili per gli automobilisti che possiedono automobili a combustibile tradizionale ma anche per chi ha l’auto con l’impianto a metano. La guerra, le sanzioni e la scarsità di risorse hanno creato un problema non da poco al distributore. Finalmente, sembra che i prezzi di un tipo di carburante stiano tornando ad essere quanto meno accettabili.
Gli ultimi mesi non sono stati clementi con gli automobilisti italiani ma finalmente, una notizia conferma un andamento positivo che permetterà loro di non dover mettere mano al portafoglio in modo ossessivo al distributore. La crisi economica globale dovuta alla difficoltà di approvvigionamento di combustibili e gas non è stata ancora del tutto superata ma si inizia a vedere uno spiraglio.
Infatti, come confermano i dati e gli osservatori del campo, il prezzo dei combustibili è in discesa ed in particolare, un prodotto che aveva toccato un prezzo che farebbe ridere se non fosse drammaticamente vero ha perso circa il 50% del proprio costo molto rapidamente proprio negli ultimi giorni. Ecco cosa hanno detto stampa, esperti ed associazioni per la difesa dei consumatori.
Il prezzo del metano al distributore, finalmente, è in calo e la notizia è ufficiale. A riportarla, Gianpiero Benedetti del Danieli Group, società che si occupa proprio di approvvigionamento energetico. Dopo i picchi di ben 5 Euro al litro raggiunti ad ottobre, il prezzo dell’importante gas con cui si possono anche propellere le automobili starebbe piano piano tornando a valori accettabili.
Lo stesso Benedetti ne è convinto e ha detto alla stampa: “Ci saranno ancora delle oscillazioni ma possiamo dire che il peggio è passato. Ci aspettano 12-18 mesi di ribasso”, le parole del dirigente. Una notizia che mette finalmente gli automobilisti forniti di un’auto a GPL in una posizione meno scomoda dopo che il mese scorso l’inflazione ha toccato un livello apocalittico.
Il metano dunque cala di prezzo, oscillando tra i 2,8 ed i 3,4 Euro al litro, un prezzo ancora alto ma non esorbitante come prima e sappiamo che continuerà a scendere. Ma la crisi energetica non è finita con la benzina ancora sopra l’Euro e sessanta per litro. Quando terminerà questo periodo orribile di crisi? Come insegna la storia, gli “Oil Shock” non terminano rapidamente.
La risoluzione della crisi passa attraverso la fine del conflitto in Ucraina che va avanti da poco meno di un anno o tramite accordi vantaggiosi con altri paesi. L’Italia avrebbe già firmato dei trattati con altre nazioni che possono venderci petrolio e gas come l’Algeria ma la riduzione del flusso dalla Russia si fa sentire e continuerà ad essere rilevante ancora per lungo tempo, di questo passo. Purtroppo per noi.
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