Vi sono vetture che hanno fatto la storia della FIAT ma sarebbero potute essere a marchio Lancia. Scopriamo di quale modello si tratta.
Nella storia dell’industria dell’Automotive italiana vi sono tantissime novità che stanno rendendo però le auto tutte uguali. In una fase piuttosto difficile per il mercato i principali player si sono accordati per arrivare a gestire la crisi in modo intelligente. La FIAT ha avuto un successo clamoroso con una utilitaria che sarebbe dovuta essere realizzata dalla Lancia.
La Casa automobilista piemontese ha realizzato tante automobili di successo. Il DNA delle vetture storiche ha rivissuto nel rilancio della 500, della 600, della Topolino e di altre alternative alla spina che, però, non hanno fatto presa come le vecchie Panda o Punto. Il mercato si è evoluto al punto tale che i costruttori si stanno lanciando nel futuro con un occhio troppo lontano dalle dinamiche presenti. Gli appassionati FIAT vorrebbero auto alla portata della fascia media.
La Uno è stata tra i modelli che ha fatto la storia della Casa torinese. E’ stata realizzata dal 1983 al 1995 e con quasi 9 milioni di esemplari commercializzati in due differenti serie, quello dal 1983 al 1989 e la seconda gen dal 1989 al 1995, ergendosi tra le FIAT più vendute in assoluto. E’ stata apprezzata anche in Sud America dove la versione locale venne realizzata col nome Uno CS dal 1984 e Fiat Mille dopo un totale restyling nel 1994.
La FIAT che avrebbe fatto faville anche con il marchio Lancia
La Uno avrebbe dovuto vedere la luce con il logo Lancia, già sotto il controllo della famiglia Agnelli. Nel 1979, quando Gian Mario Rossignolo, ai tempi responsabile della Lancia, voleva creare una erede della mitica Autobianchi A112 propose un progetto ambizioso. Venne convocato il designer Giorgetto Giugiaro per costruire una utilitaria. Rossignolo voleva da Giugiaro una city car ideale per le nostre strade.
La Uno venne svelata dalla FIAT il 19 gennaio 1983 a Cape Canaveral, in sostituzione della Fiat 127. Le motorizzazioni al lancio erano un 903 cm³ di 45 CV della 127, un 1116 cm³ di 55 CV (lo stesso della Ritmo 60 seconda serie, a sua volta aggiornamento di quello della 128), pronto per la “Uno 55”, ed il 1301 cm³ di 68 CV ripreso dalla Ritmo 70 per la versione “Uno 70 S”. La vettura non venne immessa sul mercato con il brand FIAT.
Rossignolo per alcune divergenze con il nuovo responsabile del gruppo Fiat Cesare Romiti, alla fine del 1979, decise di dimettersi. Umberto Agnelli si ritrovò per le mani il progetto di “Lancia Uno” e lo mise sotto l’attenzione di Ghidella che decise che la Uno sarebbe diventata l’utilitaria della Casa del Lingotto con buona pace della Lancia.