Mattia Binotto non si è detto favorevole all’acquisto di Lewis Hamilton da parte della Ferrari, e la risposta di Frederic Vasseur è netta.
L’avventura di Lewis Hamilton in Mercedes è ufficialmente terminata con lo splendido quarto posto in rimonta ottenuto al Gran Premio di Abu Dhabi, dando prova di quanto la sua classe, nonostante i quasi 40 anni, sia rimasta del tutto intatta all’incedere del tempo. Il sette volte campione del mondo è ora atteso come nuovo pilota della Ferrari, e presto si recherà a Maranello per conoscere la sua nuova squadra e debuttare a bordo di una monoposto del Cavallino.
Al momento, non è ancora stato annunciato il giorno in cui vedremo esordire Sir Lewis a bordo di una Ferrari, ma è probabile che ciò accada molto presto a Fiorano, su una vettura di qualche anno fa. La coppia formata da Charles Leclerc ed Hamilton sarà probabilmente la più forte del mondiale, e con un team ed una monoposto in netta crescita, c’è davvero da sognare in grande in vista del 2025. Nel frattempo, è avvenuto un interessante botta e risposta tra Mattia Binotto, ora in forze alla Sauber che nel 2026 diventerà Audi, e Frederic Vasseur, colui che ha rimpiazzato l’ingegnere di Losanna alla guida del Cavallino nel ruolo di team principal.
Ferrari, arriva la risposta di Vasseur a Binotto su Hamilton
Nel mese di ottobre, nel corso di un’intervista al “Corriere della Sera“, Mattia Binotto aveva parlato dell’ingaggio della Ferrari di Lewis Hamilton, affermando: “Io non avrei preso Hamilton, ma lui ha fatto molto bene ad andare, condivido la sua scelta. Loro avevano puntato su altri piloti, e se il talento è Leclerc, credo che, in qualche modo, vada accompagnato all’obiettivo“. Dopo la fine della stagione, Frederic Vasseur, intervistato a “La Stampa“, ha risposto al suo precedessore, con la consueta leggerezza che contraddistingue il suo modo di porsi ai giornalisti.
Ecco le parole del team principal del Cavallino, marchiate da un velo di ironia: “Dal mio punto di vista, io non sono sicuro che Hamilton sarebbe andato alla Sauber. Sono felice di come in tanti abbiano in tempo di commentare quelle che sono state le nostre scelte, ma io personalmente sono concentrato sul nostro lavoro. Quando ero alla Sauber non parlavo di certo della Ferrari e pensavo alla mia squadra, ma ognuno fa ciò che vuole“.