Sostenibile, low cost e possono guidarla tutti: dall’Africa il nuovo rivoluzionario modello

L’automobile che stiamo per vedere è un vero e proprio gioiello dal punto di vista costruttivo. Difficilmente si è visto qualcosa del genere

Ah, le automobili. Mezzi straordinari, che hanno cambiato per sempre la nostra vita. Dalla prima vettura realizzata, è scaturito un domino impressionante di opere eccellenti dal punto di vista ingegneristico  e meccanicamente sublimi. Ma estetica e prestazioni non bastano per arrivare a definire un’automobile. Tanto fanno anche il design, la resistenza e l’affidabilità.

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Dall’Africa, un nuovo modello destinato a far parlare di sé -Fuoristrada.it

Tante altre esigenze sono subentrate, nel tempo, nella produzione automobilistica. L’ultima è la creazione di veicoli che puntano alla riduzioni delle emissioni inquinanti e alla salvaguardia ambientale. Se i grandi produttori, ormai, sono impegnati nella realizzazione di modelli all’avanguardia, c’è chi ha preso il tema della sostenibilità davvero alla lettera. 

Lo dimostra il caso accaduto in Africa dove un brillante inventore ha creato un'”auto” destinata a far parlare molto a lungo di sé per le modalità con cui è stata assemblata. Il protagonista di questa storia è Emmanuel Alie Mansari. E’ stato lui l’inventore della Imagination Car.

Quest’auto è davvero speciale: realizzazione unica

Studente di geologia, originario della Sierra Leone, ha realizzato davvero qualcosa di straordinario, ovvero un veicolo alimentato a energia solare e, quindi, assolutamente sostenibile. Grazie a dei comandi posizionati sullo sterzo (e alla mancanza di pedali), l’auto può essere adoperata anche dalle persone disabili o che hanno problemi motori. E questo doppio fattore, già di per sé, la rende una creazione veramente unica.

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Ecco l’Imagination Car – Fuoristrada.it

Andando più nel dettaglio, però, scopriamo che l’alimentazione funziona in questo modo: un pannello solare sostituisce il tettuccio, e l’auto si muove grazie a una serie di ingranaggi e un motore che ricevono gli input esclusivamente dai comandi presenti sullo sterzo; quindi, da frizione, freno e acceleratore. Non può spingersi oltre ai 15 chilometri orari, il che è un dettaglio abbastanza irrilevante di fronte a tutte le altre particolarità che contraddistinguono questo mezzo.

Ma com’è riuscito a realizzare un’impresa del genere? Utilizzando materiali di scarto e rifiuti recuperati dalle discariche. Tutti sono serviti a creare un mezzo ecologico in tutto e per tutto. Il progetto è ispirato al funzionamento di una sedia a rotelle elettrica ed è nato grazie a tre anni di studio e di ricerca portati avanti da Emmanuel.

L’ingegnoso studente ha sfruttato anche delle canne di bambù, vecchi fili oramai inutilizzati e componenti elettrici abbandonati. Con essi ha realizzato anche una livrea con i colori della bandiera della Sierra Leone. Un lavoro eccellente, che se venisse ripetuto ancora e ancora potrebbe fare concretamente del bene a tantissime persone.

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