F1 in Italia a serio rischio? Arrivano le parole che gettano nel panico i tifosi

La F1 ospita attualmente due GP in Italia, ma le cos epotrebbero preoccupantemente cambiare presto: i dettagli.

La Formula Uno ospita da qualche anno due GP in Italia, quello di Monza e di Imola. Due piste speciali, storiche e indimenticabili, che hanno segnato in maniera indelebile la storia dello sport motoristico più amato e rilevante in assoluto.

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Formula Uno (fuoristrada.it – Ansa)

Gioie, dolori, tragedie, emozioni enormi, vittorie strepitose e sconfitte brucianti si sono fatte strada ad altissime velocità all’interno del manto asfaltato del nord Italia, sperando che questo spettacolare processo continui egregiamente anche in futuro.

Quest’ultima frase non l’abbiamo scelta per caso, visto e considerato che il doppio GP in Italia è tutto tranne che scontato in ottica futura. Soprattutto dopo quanto dichiarato da Angelo Sticchi Damiani, Presidente ACI, riguardo alla permanenza nel calendario del mondiale di Formula Uno di due tappe così degne di nota dal punto di vista storico e sportivamente culturale.

Formula Uno, doppio GP in Italia: come stanno davvero le cose

Nel corso della conferenza stampa convocata per presentare l’avanzamento dei lavori sull’autodromo di Monza, Angelo Sticchi Damiani ha parlato del futuro delle due gare italiane presenti attualmente in F1, e si è soffermato non poco sulla difficoltà legata all’unione di modernità e storia, tutto tranne che scontata da coniugare, e anche al trend del circus di correre fuori dall’Europa. Ad oggi l’Italia è l’unico Paese europeo a ospitare due corse del mondiale, ma per quanto ancora?

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F1, doppio GP italiano a rischio? (fuoristrada.it – Ansa)

Sticchi damiani non ci gira troppo intorno: “La F1 vuole diminuire i GP europei, o quantomeno non aumentarli”. Il numero uno dell’ACI ha continuato spiegando che la Spagna vorrebbe provare ad avere almeno due gare di F1 (Madrid e Barcellona), mentre la Germania non gode di un Gran Premio da qualche anno ormai. Il problema, comunque, non riguarda tanto Imola. La grande difficoltà di continuità, se così può essere definita, infatti concerne Monza.

Ci sono i lavori sull’autodromo da considerare, e il tempo stringe. Solo in caso di certezza da parte del governo italiano, continua Damiani, dell’ipotesi di finanziamenti pubblici, sarà possibile cercare un nuovo accordo con la Formula Uno. Un prolungamento che il presidente si augura che sia di almeno dieci anni, così da pianificare meglio l’ammodernamento della pista italiana tanto iconica e speciale. I costi dovrebbero pure aumentare, e soprattutto Monza dovrebbe pagare il 3% di incremento annuo, esattamente come tutti gli altri circuiti. Si tratta infatti dell’unica pista del mondiale che non lo fa. Andrà inoltre aumentata la fee in maniera sensibile (la cifra attuale si attesta sui 22 milioni).

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