Ultim’ora Bollo Auto, bruttissima sorpresa nel Decreto: purtroppo è tutto confermato

Abolizione Bollo Auto: le attese di molti italiani, nonostante le indiscrezioni dei giorni scorsi, sono rimaste deluse

Il bollo auto è uno degli aspetti, volenti o nolenti, che più mettono in difficoltà le tasche degli automobilisti italiani. Media e portali specializzati, individuano in circa 1400/1500 euro la spesa relativa al solo mantenimento annuale di un’automobile, ed il bollo stesso è, nell’ambito di questo calcolo, una voce parecchio incidente. Il tipo di cifra da versare dipende soprattutto dal tipo di veicolo di cui si dispone e chi si ha, quindi, all’interno del proprio garage.

decisione bollo decreto
C’era attesa per una decisione che, alla fine dei conti, non è arrivata (Fuoristrada.it)

Per quei pochissimi che non lo sapessero o, ad ogni modo, avessero poca confidenza con il tema, possiamo definire la il bollo, in termini tecnici e burocratici definiti anche come tassa automobilistica, come una sorta di tributo sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nei confini italiani, il cui versamento è a favore delle Regioni in cui si ha la residenza. Il bollo auto è, quindi, un’imposta relativo alla proprietà vera e propria di un mezzo.

Le variabili da considerare per determinare lo spettabile sono: la regione di residenza, la potenza del proprio veicolo e la “classe ambientale” dello stesso. Per quest’ultimo aspetto, è bene considerare come più bassa sarà la classe e più alto sarà il prezzo da pagare. Sulla potenza, invece, va sottolineato come, per tutti i veicoli che superano i 185 cavalli, subentri il pagamento del cosiddetto superbollo. I possessori dei veicoli “potenti” finiscono poi per pagare 10 euro in più per ogni kW in eccesso rispetto al limite prefisso.

Tutto confermato, è ufficiale: i dettagli emersi dal Def

Un aspetto che resterà pienamente da considerare, con buona pace di chi, forte di alcune voci di corridoio, pregustava un cambiamento importante in tal senso. È notizia di ieri, infatti, che il Consiglio dei ministri guidato da Giorgia Meloni ha approvato il Def, documento di economia e finanza. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, infatti, la sovrattassa di cui vi avevamo accennato nel paragrafo non è stata abolita, come invece si poteva credere alla vigilia del Consiglio dei ministri.

I dettagli della decisione
La premier italiana Giorgia Meloni, eletta nel 2022 (Ansa – Derapate.it)

Il vice-ministro dell’Economia Maurizio Leo si è comunque detto possibilista in merito a cambiamenti in vista del futuro: “Una volta che si troveranno le risorse”. Mancano, dunque, i fondi per eliminare la sovrattassa che frutta alle casse dello Stato circa 100 milioni di euro all’anno. Per il 2024, ad ogni modo, sembra che chi sperava in una svolta debba, ancora per un po’, rassegnarsi.

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