Red Bull gioca a nascondino, in Ferrari tremano: c’è qualcosa di non visto in Giappone

La Red Bull ha dominato il GP del Giappone, ma ci sono alcuni aspetti che vanno valutati. Ecco cosa è stato “nascosto” a Suzuka.

Il Gran Premio del Giappone ha spento le speranze di chi si era illuso di poter vedere un mondiale acceso tra Red Bull e Ferrari. A Suzuka, Max Verstappen e Sergio Perez non hanno dato scampo ai rivali, dominando in lungo ed in largo sin dalle prime prove libere, con la Rossa che si è confermata terza forza, ma Carlos Sainz si è visto comunque rifilare un pesante distacco di 21 secondi dalla vettura del campione del mondo.

Red Bull fa tremare la Ferrari
Red Bull con Max Verstappen in azione a Suzuka (ANSA) – Fuoristrada.it

Vero è che la pista nipponica era la più ostica di questo inizio di campionato per il Cavallino, mentre tutti si aspettavano che la RB20 si sarebbe esaltata su un layout di questo tipo. A ciò va aggiunto l’importante pacchetto evolutivo portato dalla Red Bull, che però crede ci sia ancora tanto potenziale inespresso, che verrà fuori solamente su altri tipi di tracciati.

Red Bull, c’è un potenziale ancora tutto da scoprire

Nel Gran Premio del Giappone, la Red Bull ha portato in pista un primo, importante, pacchetto di aggiornamenti sulla RB20, che era stato ovviamente programmato da tempo e che non ha fatto da “reagente” alla disfatta di Melbourne. Le modifiche principali hanno riguardato sia la carrozzeria che il fondo, ma anche il sistema di raffreddamento e dei condotti è stato fortemente revisionato.

Max Verstappen e Charles Leclerc grande sfida
Max Verstappen e Charles Leclerc in azione a Suzuka (ANSA) – Fuoristrada.it

Ad esempio, troviamo una differente carenatura della struttura di impatto laterale ed un nuovo deviatore di flusso, seppur di piccole dimensioni, che è arrivato ai bordi del fondo. Secondo quanto affermato dai membri stessi del team di Milton Keynes, il pacchetto darà maggiori risultati su tipi di piste differenti, e quella di Suzuka potrebbe essere stata una conformazione che non ha dato modo di vedere il reale vantaggio garantito da questi up-grade. Anche Sergio Perez è dello stesso avviso.

Ecco le sue parole: “Il pacchetto non ha cambiato molto le caratteristiche della vettura. Penso che l’abbia semplicemente migliorata, ora abbiamo un’auto più forte. Su questa pista era difficile valutare al meglio gli aggiornamenti, perché sono stati pensati per altre piste, credo che potremo avere un quadro ben più chiaro soprattutto nelle prossime tappe, almeno fra un paio di gare“.

Max Verstappen si è detto cauto sulla possibilità che questi aggiornamenti possano migliorare il comportamento della sua Red Bull nei cittadini, dove lo scorso anno i campioni del mondo avevano maggiormente sofferto, ed anche a Melbourne la cosa si è confermata. In ogni caso, la RB20 pare avere ancora un grande potenziale inespresso, e questo è un motivo di preoccupazione per gli avversari.

La Ferrari, per avere qualche speranza di giocarsela in alcune piste, dovrà accelerare sul fronte degli sviluppi, con i primi importanti aggiornamenti che sono attesi tra Miami ed Imola. La gara di casa sarà quella che vedrà il debutto degli step evolutivi principali, e solo da lì capiremo se potrà esserci una reale sfida con gli anglo-austriaci.

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