Il team francese ha detto addio alla massima competizione mondiale cambiando pelle e risorgendo dalle proprie ceneri.
Nel mondo delle competizioni, a volte è necessario rinunciare al proprio posto in un campionato per diversi motivi. Questo può significare non presentarsi sulla griglia per la stagione successiva o, nei casi peggiori, per molto tempo. L’assenza è una situazione necessaria per vedere di riorganizzare l’organigramma così da tornare sulla scena con maggiori garanzie di continuità. D’altronde si sa il mondo del motorsport ad alti livelli richiede ingenti quantità di denaro ed avere solidità è una componente fondamentale per poter compiere determinate operazioni al massimo delle capacità. 
Tuttavia, ci possono essere momenti di grande difficoltà che impediscono il progresso. Nel motorsport, non progredire significa già essere sconfitti. Per evitare tutto questo, quando si è in una fase di stallo, chiudere è la scelta più logica da fare. Si archivia il momento di difficoltà arginandolo, sperando poi di poter ripartire da zero fornendo una nuova identità e quindi una nuova vita più gloriosa e vincente della precedente. Naturalmente è un processo che richiede tempo è molti investimenti.
Una notizia conosciuta da poche persone
Renault è stato uno dei team più storici e longevi della F1, il primo ad vincere utilizzando un motore turbo su una monoposto, nello storico Gp di Digione 1979 con Jabouille, e che cha ottenuto grandi trionfi in qualità di motorista per altre scuderie. Anche se nel 2005 e 2006 grazie a Fernando Alonso è tornato sul tetto del mondo, vincendo il titolo piloti e quello costruttori. Da quel momento non ha affrontato grandi periodi venendo relegata a metà schieramento, perdendo la possibilità di lottare per la vittoria. Dopo molti anni in questo limbo c’era bisogno di un cambiamento.
Quindi nel 2021 Renault ha ben pensato di restare come fornitore di Power Unit ma di cambiare il nome in Alpine F1 Team, riportando in auge il nome del brand che negli anni 70 ha dato vita a delle sportive che sono rimaste nel cuore degli appassionati. Nulla è cambiato nel modo di fare le auto, dato che la base operativa è rimasta ad Enstone. Il re-branding ha portato a guidare per la squadra grandi campioni come Alonso ed ora Ocon e Gasly.
Alpine non ha iniziato alla grande il 2024 con svariati addii sul fronte tecnico ma è chiaro che la squadra farà il massimo per ottenere dei punti e migliorare la macchina nel corso della stagione.