Apple Car cancellata, finalmente il motivo: è anche colpa nostra

Si era fatto un gran parlare della prima auto Apple della storia. Ecco come stanno, realmente, le cose dopo l’annuncio del stop della produzione.

Il progetto Apple Car ha entusiasmato, per anni, gli amanti della casa creata da Steve Jobs. I possessori dei noti smartphone già sognavano una potente e tecnologica vettura della Mela, in grado di esaltare lo stile minimal del brand. Dovranno ricredersi sulla opzione EV ed i motivi sono svariati. Il mercato dell’auto sta attraversando una profonda crisi di identità e molti marchi della telefonia hanno visto nell’industria dell’Automotive 2.0 una potenziale miniera d’oro.

Decisione Apple Car
La decisione clamorosa sulla Apple Car sconvolge tutti (Canva) – Fuoristrada.it

Una della realtà più progressiste in materia di elettrico ha deciso di fare dei passi indietro notevoli. I dati sulla vendita delle Tesla stanno iniziando, progressivamente, a diminuire negli States. A questo va aggiunto il fatto che l’ondata delle vetture alla spina dall’oriente – specie dalla Cina – ha iniziato ad incrinare lo strapotere del brand di Cupertino. Le EV americane non hanno avuto quindi l’impatto tanto atteso anche per i rental car. La Apple potrebbe permettersi un’ampia gamma di vetture elettriche, ma ha scelto di percorrere una strada diversa.

Nel 2023, negli Stati Uniti, sono state vendute oltre 1,4 milioni di EV. Un numero importante, ma comunque irrisorio rispetto all’intero parco circolante termico. La Apple aveva tutta l’intenzione di diventare un player del mercato, mettendosi in concorrenza con Huawei e altri brand internazionali. Del resto, Apple ha svelato un fatturato di 89,5 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 23 miliardi di dollari o 1,46 dollari per azione diluita e questo soltanto nell’ultimo quadrimestre del 2024, una somma che permetterebbe certamente di mandare avanti il progetto. Le ragioni della cancellazione del progetto, in effetti, non sono relative all’aspetto economico dell’azienda.

La vettura sarebbe dovuto essere immessa sul mercato nel 2026, ma poi è stata posticipata nel 2028. Con la dead line del 2035, in ambito europeo, è stata forse affrettata la concezione di questa idea. Si era parlato di un’automobile alla spina innovativa, in grado di sfruttare i sistemi ADAS di livello 4 o 5. In sostanza si sarebbe rilevata una piccola Tesla in grado di avere progressi evidenti sul piano tecnologico. Un’auto che non guideremo mai, però. 

Apple Car, i fan non se l’aspettavano

L’attuale CEO della Apple, Tim Cook, ha avuto una pressione enorme proprio riguardo questo progetto, battezzato Titan: considerati i passi in avanti dei brand cinesi, la vettura americana della Tesla avrebbe avuto un impatto importante anche sull’immagine di forza del marchio a stelle e strisce, ma dopo i primi collaudi, l’azienda sarebbe quindi arrivata alla conclusione di stoppare la produzione. Non è una novità visti i dati sempre più in crisi delle EV.

Apple addio al progetto
Apple Car: il progetto vola fuori dal finestrino (Ansa) – Fuoristrada.it

La Apple Car era un progetto da giocare a breve termine, sul piano delle innovazioni. Il progetto era stato promosso in pompa magna per diventare un punto di riferimento del mercato; al contrario, il colosso californiano avrebbe mancato la possibilità di attestarsi in cima al mercato. Uscendo su un mercato dove l’autopilota non è più una novità, le auto sono già spesso elettriche e i sistemi di infotainment sono così avanzati insomma la Apple Car avrebbe rischiato secondo la stampa americana di non soddisfare i clienti, in attesa di un prodotto a dir poco rivoluzionario.

Proprio come nei film di fantascienza, il trasporto sarebbe dovuto risultare innovativo. L’obiettivo della casa americana si scontrerebbe con una conclamata burocrazia normativa rispetto all’integrazione dell’ECG nello smartwatch, come hanno sottolineato altri major come Xiaomi. Insomma, un progetto che al di là della questione economica era ormai fuori dal range di aspettative con cui è nato. E forse, la colpa è anche un po’ dell’hype creato dai clienti, se ora è stato cancellato.

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