Allarme Stellantis, arriva l’annuncio ufficiale: cosa succede? I dettagli

Sul gruppo Stellantis ci sono continui dubbi, ed ora arriva un annuncio che preoccupa e non poco. Ecco cosa è stato deciso.

Il gruppo Stellantis è un colosso automobilistico in tutto e per tutto: parliamo di un’azienda che produce annualmente mezzo milione di auto in Italia, ma con il quale i rapporti del Governo Meloni non sono poi così distesi. Il problema riguarda il continuo distaccamento dai siti di produzione noto come “delocalizzazione” del nostro paese, soprattutto per i brand italiani. Ad esempio, la nuova Fiat Panda verrà prodotta in Serbia, nello stabilimento di Kragujevac, mentre la nuova Alfa Romeo Milano nascerà in Polonia, a Tychy, assieme alla Fiat 600.

Stellantis novità decisioni
Cosa stanno decidendo i vertici della compagnia? Ecco il piano spiegato in due parole (Ansa) – Fuoristrada.it

In sostanza, vi è un costante allontanamento da quelli che sono i nostri confini, in una situazione che non può essere considerata accettabile. L’obiettivo dell’Italia è quella di aumentare la produzione di automobili e la compagnia che comprende i brand di FCA è fondamentale affinché il nostro paese cresca, considerando anche gli ingenti investimenti ricevuti. Ora sono i sindacati che hanno deciso di iniziare a farsi sentire. Andiamo a vedere quello che è stato affermato dai sindacati stessi e ciò che può accadere in futuro.

Stellantis, ora si richiede di aumentare la produzione

C’è tanta tensione per ciò che sta accadendo in Italia, con il gruppo Stellantis che è attualmente il principale produttore attivo nel nostro paese e produce circa 500.000 auto all’anno. Il governo verrebbe che tale cifra raddoppiasse toccando il milione, ed è per questo che sono in corso delle trattative anche con altri grandi gruppi, al punto che si parla di presunti contatti con Tesla, BYD e Toyota; per il momento, non ci sono notizie ufficiali in merito alla chiusura di accordi con esse.

Fiat produzione in Italia
Fiat, sindacati all’attacco (ANSA) – Fuoristrada.it

In queste ultime ore, i sindacati si sono espressi su quella che è la situazione del settore automotive nel nostro paese, e lo hanno fatto tramite la figura di Ferdinando Uliano, appena eletto nuovo segretario di Fim-Cisl, posto ottenuto andando a prendere il posto di Roberto Benaglia. Uliano ha così dichiarato ai microfoni di “Repubblica“: “Non dobbiamo correre troppo dietro ai cinesi, per noi la priorità è affrontare il nodo dell’aumento della produzione nelle fabbriche Stellantis che già ci sono. Gli incentivi oggi non bastano, perché non si può sostenere l’acquisto di un’auto nel 2024 e poi fermarsi“.

Chiaro il riferimento al presunto accordo Stellantis-Leapmotoros per la produzione di auto cinesi a Mirafoiri, una trattativa ancora tutta da approfondire. Uliano ha poi aggiunto: “Per tornare alla produzione di un milione di veicoli in un anno bisogna sostenere la crescita della produzione del 30% aumentando l’efficienza ed abbassando i costi energetici. Dobbiamo riempire gli stabilimenti italiani di modelli e spero che Stellantis possa aumentare la produzione nel corso dei prossimi anni, e lo dobbiamo fare tutti insieme negli stabilimenti che già esistono, come quello di Mirafiori che sta soffrendo e non poco in questa fase“.

Dopo tante brutte notizie, tuttavia, il sito di produzione di Mirafiori potrebbe accogliere una novità positiva, anche se le conferme non sono ancora arrivate. La holding multinazionale potrebbe portare la produzione della 500 termica proprio qui, riportandola in Italia dopo i tanti anni passati in Serbia. Come detto, non c’è ancora una vera e propria conferma, ma i vertici ne stanno parlando, e sembra che ci siano buone possibilità che ciò accada già dai prossimi mesi.

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