Storica ma dimenticata: questa F1 è stata iconica, eppure nessuno la ricorda

In F1 sono moltissime le monoposto che hanno scritto la storia dei motori, ma forse questa in pochi la ricordano.

Sono passati oltre settant’anni da quando le gare di F1 hanno iniziato ad appassionare i tifosi di tutto il mondo. Le gare sono iniziate con quel magico tracciato di Silverstone e la gara del 1950 che vide vincente l’italiano Nino Farina a bordo di un’Alfa Romeo, diventando in seguito anche il primo campione del mondo della storia.

Storica ma dimenticata: questa F1 è stata iconica, eppure nessuno la ricorda
L’auto dimenticata della F1 (Ansa – fuoristrada.it)

Da quel momento in poi è accresciuto sempre di più l’interesse generale per queste corse su pista, con la F1 che ha creato una serie di miti, sia tra i piloti che tra le monoposto. Già la primissima Alfa Romeo 158 fu una di quelle vetture che riuscì a fare categoria a sé stante, capace di vincere tutte le prove del primo Mondiale di sempre.

La lotta infatti fu tutta interna alla scuderia meneghina, con Farina che dovette vedersela con un sudamericano voglioso di vincere il primo titolo: Juan Manuel Fangio. Sono state tante altre le monoposto che hanno dominato, passando dalle Ferrari di Schumacher degli anni Duemila e arrivando fino alla RB19 dell’anno scorso di Max Verstappen.

Da ricordare anche le McLaren del dualismo tra Ayrton Senna e Alain Prost o della Williams che dominò nel 1992 con Nigel Mansell e nel 1993 sempre con Prost. Vi è però una monoposto che vinse solo un Gran Premio, ma che nonostante questo ebbe modo di rimanere per sempre nella storia delle corse per una particolarità davvero unica nel proprio genere.

Tyrrell P34: l’unica monoposto a sei ruote

Una delle più iconiche scuderie della storia è sicuramente la Tyrrell, un Team che riuscì per ben due volte a vincere il Mondiale di Formula 1, sempre con Jackie Stewart prima nel 1971 e poi nel 1973. Pochi anni dopo però decise di progettare la P34, una delle più assurde e incredibili monoposto della storia, considerando infatti come presentasse sei ruote.

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Tyrrell P34 (YouTube – fuoristrada.it)

Posteriormente si presentava a tutti gli effetti come una classica monoposto, con due ruote, ma era anteriormente che le cose cambiavano. Al posto che confermare due pneumatici, il progettista Derek Gardner decise che la soluzione migliore sarebbe stata quella di aggiungere altre due ruote, per un totale di quattro anteriori e sei complessivamente.

Questa scelta presentava un aspetto positivo e uno negativo. Il primo era dettato dal fatto che con sei ruote, questa monoposto era decisamente più stabile, ma non riusciva a essere scattante in curva come le altre vetture de tempo, in particolare le fortissime Ferrari di Niki Lauda e McLaren di James Hunt.

Il 1976 fu l’anno della lotta tra l’austriaco e il britannico, ma fu anche l’anno che permise alla Tyrrell di far conoscere al mondo intero la propria monoposto a sei ruote. Al volante di quella vettura vi era il francese Patrick Depailler e soprattutto il sudafricano Jody Scheckter, futuro campione del mondo con la Ferrari. Proprio quest’ultimo disputò una stagione eccellente, tanto da portarlo a vincere il GP di Svezia, l’unica gara di sempre che ha visto vincere una monoposto con sei ruote. Fu confermata anche nel 1977, ma Ronnie Peterson non eguagliò le prestazioni di Jody, passato in Wolf, e così dopo due anni finì la storia della P34.

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