Migliaia di automobilisti truffati: apri gli occhi o ci rimetti uno stipendio

Ogni giorno migliaia di automobilisti devono fare attenzione ai metodi utilizzati per truffarli. Delle tecniche purtroppo sono ormai ripetitive e note, però proprio per questo le si può evitare.

I malintenzionati non mancano purtroppo mai e spesso prendono di mira gli automobilisti, i quali possono essere distratti facilmente attraverso alcuni trucchetti. Perciò bisogna sempre mantenere l’attenzione alta quando si è al volante per non mettere a repentaglio la sicurezza personale e al contempo per evitare spiacevoli episodi, come rapine o furti.

Migliaia di automobilisti truffati: apri gli occhi o ci rimetti uno stipendio
Allarme truffe – Fuoristrada.it

Siccome alcuni approcci si ripetono ormai da anni, li riportiamo in seguito, di modo tale da poter essere più consapevoli, qualora si venisse avvicinati in strada da persone sconosciute e in modo circospetto. Cinque sono le “scuse” adottate con maggiore frequenza dai ladri. La prima tecnica è quella del finto investito.

Capita, ad esempio, che il malvivente scagli una pietra in direzione della vettura e poi si getti a terra fingendo di essere stato investito. Una tecnica usata per chiedere un risarcimento. La stessa finalità è adoperata da coloro che fanno credere di essere stati investiti mentre facevamo la retromarcia. In entrambi i casi, i malintenzionati diranno che non è necessario chiamare i soccorsi, se ci si mette d’accordo con un risarcimento. A questa risposta è facile ricondurre la bugia.

Un altro trucchetto molto frequente è quello della gomma bucata. Il truffatore si allontanerà dal veicolo per bucare una delle ruote, così al ritorno del proprietario dell’auto gli si avvicinerà fingendo gentilezza per aiutarlo nel ricambio. Molto probabilmente, nel momento in cui ci si impegnerà per cambiare lo pneumatico, il ladro ne approfitterà per sfilare il portafoglio della tasca dell’automobilista. Mai abbassare la guardia.

Cinque trucchi usati dai malviventi per derubare il malcapitato automobilista

Un terzo escamotage è quello di lasciare sul parabrezza dell’auto un biglietto e magari creare anche un piccolo danno alla carrozzeria della vettura. Si chiederà così un risarcimento, attribuendo il problema al malcapitato. Di solito il danno viene apportato anche all’auto della vittima, di modo tale da farle credere che effettivamente si sia verificato il sinistro.

Viene lasciato il numero di telefono per saldare il debito, ma è facile capire che è una truffa: il malvivente propone di non richiamare l’attenzione dell’assicurazione. Molto diffusa è anche la scusa dello specchietto. Questo viene danneggiato e poi viene mostrato il medesimo danno anche sulla vettura del soggetto individuato e viene richiesto un risarcimento non dovuto.

Automobilisti attenti a cinque trucchi dei malviventi
I cinque trucchi più usati dai malviventi verso gli automobilisti (ANSA) – fuoristrada

Infine, c’è la truffa del sassolino. Si lancia in direzione di una fiancata dell’auto per generare un rumore sordo e far credere di aver urtato un’altra auto. Le vetture si avvicinano e il malvivente chiederà una somma di denaro per concludere civilmente e rapidamente l’incidente. Il modo per evitare di divenire vittime di questi episodi è chiamare subito le Forze dell’Ordine, se non si è sicuri di aver provocato un danno e capire se il furbastro attenderà che arrivino oppure se la darà a gambe levate.

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