Il tuo contachilometri ti sta mentendo? Tutta la verità

Ti sei mai chiesto se il tuo contachilometri sia affidabile? Possibile, anzi quasi certo che la velocità indicata differisca da quella reale.

Il contachilometri (o tachimetro) è una delle parti del quadrante, più precisamente quella che serva ad indicare al guidatore qual è la velocità di percorrenza che sta tenendo. Tali strumenti sono stati inseriti per legge, al fine di consentire un controllo della velocità e di permettere ai guidatori di rispettare le regole del codice della strada.

Il tuo contachilometri ti sta mentendo? Tutta la verità
Contachilometri – Fuoristrada.it

La legge prevede che siano obbligatori su qualsiasi veicolo che superi i 25 Km/h, ma come funzionano? Al giorno d’oggi ci sono due tipologie di contachilometri: quello analogico e quello digitale. Il primo funziona grazie ad un cavo collegato al cambio, questo si avvolge e si svolge a seconda della velocità che si tiene e della fase della marcia dell’automobilista (se si è in accelerazione si avvolge e viceversa quando si è in fase di frenata).

I tachimetri digitali funzionano invece grazie a dei sensori applicati sulle ruote o sul cambio dell’auto. In entrambi i casi quello che vediamo sul contachilometri è la velocità delle ruote dell’auto, dato che non sempre corrisponde alla velocità del mezzo in sé. A creare una discrepanza tra queste due velocità sono vari fattori, tra cui la resistenza del terreno, la pressione delle gomme e soprattutto la taratura dello stesso in base alle direttive di fabbrica.

Tendenzialmente, al fine di rispettare le normative UE, le aziende produttrici tendono a tarare verso l’alto i tachimetri, facendo sì che indichino una velocità maggiore a quella reale di percorrenza, ma qual è la differenza tra la velocità indicata e quella effettiva?

Il contachilometri dell’auto è affidabile? Scopriamolo insieme

La sovrastima del contachilometri come detto è favorita dalla necessità di rispettare le direttive UE. Per legge il tachimetro non può avere difetto di sensibilità e dunque non può indicare mai una velocità inferiore a quella di effettiva percorrenza, ma non può essere nemmeno troppo superiore: la regola dice che la sovrastima della velocità non può essere superiore al 110% + 4 Km/h.

Il contachilometri vi sta mentendo?
La velocità indicata dal vostro contachilometri è sempre superiore a quella effettiva – fuoristrada.it

Per intenderci, al massimo un’auto può indicare i 114 Km/h quando si va effettivamente a 100. Si tratta, però, dello scarto massimo, un qualcosa che difficilmente si verifica. In media la differenza tra tachimetro e velocità effettiva è infatti di 5 Km/h, probabile dunque che se indica 100 chilometri all’ora in realtà si stia andando a 95. Tale scarto è ancora inferiore nelle auto moderne, dove la differenza tra velocità calcolata e reale è compresa tra i 2 e i 3 Km/h.

Tale discrepanza può essere utile in presenza di autovelox. Tali strumenti rilevano la velocità effettiva e dunque il fatto che l’auto vada leggermente più piano di quanto indichi il tachimetro può essere salvifico nei casi in cui si sfori di poco la velocità limite. Anche i Gps registrano la velocità effettiva e se siete curiosi di conoscere con certezza lo scarto tra tachimetro e velocità di crociera potete verificarla grazie a questi strumenti.

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