Auto, è allarme in tutta Europa: i dati emersi di recente non lasciano scampo. La crisi è evidente e le contromisure non possono tardare ad arrivare
Gennaio è il periodo dell’anno in cui iniziano a uscire i dati sulle vendita del mercato automobilistico dell’anno precedente e in cui diventa possibile valutare il bilancio del settore. Il 2023, nell’Europa Occidentale, ha visto immatricolare ben 12,8 milioni di vetture, con un incremento del 13,7% rispetto al 2022. Ottime notizie, dunque, per tutto il settore dell’auto nel Vecchio Continente, Italia compresa. Eppure, altri dati lasciano trasparire un problema ben più grande e in parte ignorato. 
È fuori discussione che, anche grazie agli incentivi statali, oggi il settore stia vivendo un buon momento. Ed è altrettanto vero che la crescita del mercato delle auto elettriche nell’ultimo periodo sta aiutando molto le vendite. Come spiega però Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, le ragioni dei risultati positivi sono altre, e nascondono in realtà una chiara fragilità del mercato di quest’ultimo anno.
Quagliano evidenzia infatti come la vendita delle automobili in Europa sia stata sostenuta soprattutto dalle aziende, capaci di assorbire i forti rincari del settore. Tra i privati, l’acquisto di automobili è invece seriamente calato. Tra il 2019 e il 2022, solo per fare un esempio, il costo delle vetture è cresciuto del 34,3%. In più, anche il trend del 2023 mostra delle criticità, con un calo del 3,8% delle immatricolazioni a dicembre, dopo sedici mesi di crescita ininterrotta. Ma le brutte notizie non finiscono qui.
Il mercato dell’auto è in allarme: quattro anni di crisi
Ma la notizia che colpisce è che ancora il settore non sta riuscendo a tornare ai livelli del 2019, cioè quelli precedenti alla pandemia. Tra il 2019 e il 2023, infatti, si nota un calo dell’immatricolazione dei veicoli pari al 18,7%.
Un dato difficilmente trascurabile che testimonia come, oggi più che mai, qualcosa non stia funzionando nel settore. Senza dubbio il forte aumento dei prezzi delle auto è uno dei fattori decisivi. 
Gli incentivi all’acquisto delle auto elettriche hanno, in un certo senso, drogato il mercato. Rispetto al 2022, lo scorsa anno ha visto passare questa quota di mercato dal 13,9% al 15,7%, un dato che rischia un po’ di falsare la prospettiva generale sul problema.
Soprattutto perché, se questi incentivi dovessero sparire o ridursi (come è avvenuto in Germania), il contraccolpo non tarderà a farsi notare. Insomma la situazione è più complicata di quanto possa apparire e c’è bisogno di interventi strutturali che possano normalizzare il mercato negli anni avvenire.