La Polizia è stata chiamata per intervenire e il proprietario della vettura improvvisamente è divenuto protagonista di un dramma: è stato scambiato per un terrorista a causa della sua “invenzione”.
Personalizzare un’auto affinché renda al meglio del potenziale a sua disposizione può, in alcune occasioni, generare delle inaspettate e negative conseguenze. Persino drammatiche. È quanto accaduto in Tennessee al proprietario di una Lexus IS, famosa berlina prodotta da Toyota, il quale ha involontariamente generato il panico nel circondario. Ha fatto squillare decine di volte il centralino della Polizia e ha fatto innescare un’operazione di evacuazione di un’intera zona commerciale. 
Ciò perché l’uomo aveva modificato esternamente l’auto con delle aggiunte. Queste ultime avevano tutto l’aspetto di una vettura bomba nel complesso. Perciò il vicinato ha cominciato a chiedere l’intervento delle forze federali, statali e locali per disinnescare il possibile ordigno dall’auto. Dopo un sondaggio del posto e un’analisi della vettura, la Polizia ha informato che non è stato trovato nessun esplosivo.
Incredibilmente si trattava soltanto di protezioni fatte in casa, quindi artigianali, in gomma per evitare colpi e abrasioni alla vettura. Senza ombra di dubbio il modo in cui sono state prodotte e poi apposte ha lasciato interdetti ma evidentemente erano gli unici mezzi di cui predisponeva l’uomo per realizzare l’innocente scopo.
Allarme bomba ma è tutto un equivoco: l’invenzione sull’auto genera paura
A fare aumentare i sospetti sono stati fili e scotch, il cui modo di tenere unita la gomma davvero era eccessivamente somigliante a una bomba-carta o affini. L’auto era parcheggiata all’esterno del ristorante ‘First Watch’ presso la Medical Center Parkway, quindi nel giro di due ore sono stati evacuati i negozi dell’intera zona e le scuole nel distretto di Seigel sono rimaste chiuse, mentre si cercava di indagare sulla situazione.
Alla fine, la Polizia è riuscita a intercettare il proprietario della vettura. Le parti hanno conversato al telefono. Inevitabile siccome curiosamente lo stesso uomo in questione era stato insieme al resto dei cittadini evacuato durante l’operazione. Ovviamente ignorava del tutto che la possibile minaccia fosse proprio la sua automobile. Una lunga conversazione e investigazione hanno poi confermato la bonaria intenzione dell’uomo, il quale però sicuramente da quel momento in avanti ha deciso di evitare protezioni “strambe”. Meglio, per non finire in situazioni ancora più surreali.