Assicurazione furto e incendio, come funziona: ecco quando si può avere un indennizzo

Quando si acquista un’auto nuova di zecca solitamente si sottoscrive un’assicurazione per furto e incendio. Ecco i dettagli sconosciuti.

Comprare un veicolo fresco di concessionario comporta alcune preoccupazioni, ad esempio quella di subire un furto, o di vederla mangiata dalle fiamme. Per questo motivo si è portati ad assicurarlo per queste due sfortunate eventualità.

RC Auto incendio, come funziona
RC Auto incendio, on sempre si viene rimborsati (Canva) -Fuoristrada

Compiuto tale passo, una persona potrebbe essere tranquilla ed invece no. C’è infatti sempre il rischio latente di non ricevere alcun tipo risarcimento e le ragioni sono da ritrovarsi nelle clausole presenti nel contratto. Quali sono e cosa fare sarà il tema del nostro approfondimento.

Assicurazione furto e incendio, perché può non servire

Per tutelarsi l’assicuratore può infatti porre dei paletti, così che se l’incidente, qualunque esso sia, si sia verificato per un comportamento errato del proprietario, lui non debba tirare fuori alcuna somma.

Di recente il Tribunale di Termini Imerese si è espresso sull’argomento sostenendo che l’assicurato ha quasi sempre diritto di ricevere la somma che gli spetta indipendentemente dalla sua condotta di guida.

Vi sono tuttavia dei casi in cui il denaro è precluso, ad esempio se si decide di parcheggiare la vettura proprio a ridosso di un cassonetto dell’immondizia di sovente preso di mira da incendiari. Un frangente del genere lo ha vissuto una pista di go-kart, andata in fumo assieme a delle auto caricate su un semirimorchio. Ebbene il proprietario del mezzo pesante si è appellato alla sua assicurazione cercando di far valere la propria sottoscrizione , ricevendo un due di picche come risposta, in quanto aveva lasciato il proprio veicolo in un’area notoriamente ad alto rischio durante il periodo estivo, quando gli incendi dell’immondizia sono all’ordine del giorno.

Il Tribunale, dal canto suo, ha definito addirittura colposo l’atteggiamento del contraente e sulla base dell’articolo 1900 comma 1 del Codice Civile ha dato piena ragione alla compagnia che ha rifiutato di pagare.

Lo stesso discorso vale per il furto. Si ha sempre diritto ad essere risarciti a meno di non aver servito l’occasione su un piatto d’argento ai malviventi, magari lasciando le chiavi inserite nel quadro. In questo frangente siamo davanti ad una negligenza e l’assicuratore può rifiutarsi di pagare.

Furto auto, come funziona risarcimento
Furto auto, non sempre l’assicurazione risponde (Canva) – Fuoristrada

Nello specifico il Tribunale di Vicenza ha determinato che se l’assicurato si rende protagonista di una grave colpa l’operatività della copertura assicurativa può essere annullata. Ad esempio è il caso di un uomo che aveva lasciato in bella mostra le chiavi nella sua camera d’albergo lasciata aperta, agevolando il compito del ladro, che in un attimo ha messo a segno il doppio colpo.

Se si è certi di non aver commesso imprudenze,  si può procedere ad immediata denuncia alle autorità competenti. A quel punto bisognerà avvisare il Pubblico Registro Automobilistico presentando la denuncia redatta dalle forze dell’ordine, così da non dover pagare eventuali sanzioni comminate al malvivente. Il terzo passo è quello di contattare il proprio ente assicurativo entro un termine non superiore ai tre giorni. In questa maniera si potrà ottenere il risarcimento spettante. E’ importante in questa sede portare con sé la copia del rapporto della polizia/carabinieri, e delle chiavi della macchina rimaste in proprio possesso.

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