Formula 1, pilota beccato dalla FIA: le conseguenze non tardano ad arrivare

Il mondo della Formula 1 è scosso da un caso che sta facendo discutere tutti nelle ultime ore. Un episodio che non riguarda la pista, ma su cui la FIA deve intervenire

Un pilota del Circus si è reso protagonista di una scena non troppo piacevole. La Federazione ha fatto sentire la propria voce con un richiamo ufficiale e con tanto di segnalazione. Il protagonista non ha potuto far altro che scusarsi.

La FIA richiama ufficialmente un pilota
Scatta il richiamo ufficiale della FIA per un pilota di F1 (Fuoristrada – Ansa)

Un Mondiale che non sta sorridendo a uno dei giovani pupilli del Circus. Si è vero Lance Stroll è più che altro “appoggiato” dalla presenza paterna a capo dell’Aston Martin, ma resta pur sempre uno degli emergenti della Formula 1. Di lui si parlava anche piuttosto bene qualche tempo fa, almeno fino a quando non ha incontrato Fernando Alonso sulla sua strada.

La crescita della AMR23 è valsa solo per lo spagnolo, vedendo i risultati della pista, visto che il canadese è relegato in decima posizione nella graduatoria piloti, con appena 47 punti (contro i 183 di Alonso, quarto). Evidentemente le sue caratteristiche di guida non si confanno alla vettura inglese e a questo si aggiungono una serie di errori a volte davvero da principiante. Il week end del Qatar è stato un altro capitolo negativo di questa stagione, culminato con un 11° posto in gara e qualifiche ancor peggiori.

Ma quello che non è passato inosservato è quanto accaduto dopo le prove cronometrate, una volta che Stroll è rientrato nel box.

Formula 1, Stroll la combina grossa: la FIA manda una lettera di richiamo per un comportamento inadeguato

Le telecamere hanno inquadrato Lance Stroll che spintonava il suo ‘performance coach’ al termine delle qualifiche del Gran Premio del Qatar, proprio mentre quest’ultimo cercava di tranquillizzarlo per il mancato risultato ottenuto.

Un comportamento che non poteva restare senza conseguenze e su cui ha posto la propria attenzione anche la FIA. La Federazione non si è però posta in modo duro ma ha scelto la via più soft, ovvero la semplice reprimenda.

La lettera di richiamo inviata al figlio del boss dell’Aston Martin recitava: “La FIA non tollera qualsiasi condotta che possa portare a molestie fisiche”. Ovviamente sono arrivate prontamente le scuse da parte del canadese che si è subito reso conto di quanto era accaduto, al di là del nervosismo del momento. Mancano al momento però ancora le scuse a livello pubblico.

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