Emozioni zero: le automobili sportive più deludenti della storia, Italia nella lista

Anche le sportcar possono fare flop. Tutti modelli che a dispetto di blasone e prestazioni non hanno convinto gli amanti delle quattro ruote.

Quando si pensa ad un’auto sportiva ci si immagina che sia potente, bella, all’avanguardia, affidabile e capace di attrarre l’attenzione, eppure anche i costruttori più importanti e rinomati a volte sbagliano. Non tutte le macchine di lusso riescono con il buco. Se poi prima del lancio è stata creata un’attesa molto elevata, come spesso accade per certi gioielli, il rumore del “tonfo” può rivelarsi ancor più fragoroso.

Emozioni zero: le automobili sportive più deludenti della storia, Italia nella lista
Auto sportive deludenti – Fuoristrada.it

Nel nostro articolo citeremo alcuni dei modelli fallimentari costruiti in Europa, contestualizzandoli all’epoca d’uscita senza fare un discorso generico, poiché non sarebbe credibile visti i passi avanti nella tecnologia.

Auto sportive deludenti, ecco i flop più famosi

Cominciamo da una vettura celebre nel mondo delle competizioni, in particolare dei rally. Ci riferiamo alla Saab. Nel 1955 il brand svedese provò a plasmare un’automobile  adrenalinica fallendo. Pur essendo piacevole nell’estetica, non si farà mai notare per le prestazioni. Presentata come una sportcar muscolosa, la Sonett con i suoi 168 km/h di velocità massima non raccolse consensi. Tutta colpa del suo V4 posteriore, battuto pure da veicoli più alla portata di tutte le tasche come la BMW 507 da 195 cv e la Triumph TR2, capace di toccare i 170 km/h.

Dalla Scandinavia scendiamo in Italia. Sembra quasi impossibile a dirsi, ma sulla buccia di banana è scivolata pure la Ferrari con la Mondial 8. E pensare che il nome doveva promettere bene essendo un omaggio alla vittoria nel campionato di F1 del 1979 con Jody Scheckter. Firmata da Pininfarina e dotata di un V8, sfoggiava altri elementi che sulla carta avrebbero dovuto farle fare successo come il telaio tubolare, il propulsore trasversale, il telaio a retrotreno removibile e le sospensioni indipendenti ed invece, con i suoi 220 km/h di top speed non convincerà mai.

Restando in Europa non è andata meglio alla Skoda 110R. Progettata a partire dal 1966 ed effettivamente approdata sul mercato nel 1968 presentava un parabrezza un po’ inclinato, due portiere dalle dimensioni generose e con finestrini privi di cornice, non andava oltre i 145 km/h, ma soprattutto per toccare i 100 km/h impiegava 19 secondi.

Le sportive che hanno deluso di più
Skoda 110R (Skoda Media Press) – Fuoristrada.it

Saltando agli Stati Uniti  ci soffermiamo sulla Chevrolet Corvette Coupé C3. Dopo il debutto avvenuto nel 1978, subirà un ammodernamento nell’80. Aerodinamica nelle forme e con dei profili slanciati era spinta da un V8 da 5,7 litri per 190 cv. Una volta distribuita nel Vecchio Continente verrà limitata a 136 km/h, decisamente no un turbine.

Tra le sportive sottotono troviamo anche la Honda S2000. Si tratta di una spider datata 1998. L’intento della Casa nipponica era quello di creare un prodotto che fosse stiloso e garantisse piacevolezza di guida. Sotto il cofano aveva un 2.0 litri da 16 valvole, per 240 cv dichiarati e uno spunto massimo di 241 km/h.

Chiudiamo con la Pontiac Fiero realizzata dal 1984 al 1988. In America farà boom di vendite per merito del motore montato centralmente. Discreta nei consumi, si rafforzerà in seguito nel rendimento per via delle tante lamentele dei clienti insoddisfatti. A spingerla un V6 da 2,8 litri, e 93 cv e un ritmo sostenibile al di sotto dei 200 km/h.

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