Elon Musk, stavolta il problema è serio: “Stanno perdendo miliardi”

Il capo di Tesla e SpaceX l’ha combinata grossa! Quello che sta succedendo preoccupa anche i colossi della finanza

Tutti conosciamo la stravaganza di Elon Musk, un fattore che non è però mai stato negativo e che ha portato l’imprenditore a divenire uno degli uomini più ricchi del pianeta.

Elon Musk, stavolta il problema è serio: "Stanno perdendo miliardi"
Elon Musk (ANSA) – Fuoristrada.it

Una delle sue ultime conquiste è stata l’acquisto di Twitter, avvenuto nello scorso Ottobre 2022, una mossa da 44 miliardi di dollari che il magnate ha fatto senza pensarci troppo su ma che ha generato conseguenze che nessuno si aspettava. È stato iconico il gesto dell’imprenditore di presentarsi nella sede dell’azienda appena acquistata con in mano un lavandino, un segno che preannunciava grossi cambiamenti ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare un disastro simile. A perdere soldi, tuttavia, non è l’azienda , o meglio non solo, sono invece altri i risvolti finanziari della questione a preoccupare l’ambiente.

Brutto tiro di Elon Musk, Barclays, Morgan Stanley ed altri colossi finanziari stanno perdendo centinaia di milioni!

Una situazione che nessuno avrebbe pronosticato o, per lo meno, non lo hanno fatto grossi colossi finanziari come Bank of America, Barclays, Morgans Stanley ed altri istituti che avevano in mano una quantità cospicua di azioni dell’ex Twitter.

Elon Musk, stavolta il problema è serio: "Stanno perdendo miliardi"
Elon Musk (ANSA) – Fuoristrada.it

Le mosse di Elon Musk tuttavia hanno spiazzato tutti e fatto perdere il favore degli investitori in un lampo. Non è stata ben vista, ad esempio, la scelta di licenziare buona parte degli addetti alla moderazione, sostituendo l’ufficio stampa con un programma automatico che invia l’emoji della cacca, oppure quella di mettere in vendita le famose spunte blu, un simbolo di credibilità ora a disposizione di tutti e che ha dato importanza ad account religiosi, di propaganda filonazista o Pro Cremlino.

Queste decisioni “capricciose” e repentine sono state viste male dagli azionisti, con la conseguenza che le banche che hanno finanziato l’acquisto di Twitter, e che avrebbero dovuto trarre profitto vendendo le loro azioni a prezzi maggiorato, si sono ritrovate con in mano un debito che Wall Street non intende acquisire e che quindi resta a bilancio di questi colossi finanziari che mai avrebbero potuto immaginare un declino simile, soprattutto perché generato da scelte apparentemente insensate.

La piatta forma X, intanto, continua a fare registrare enormi cali, dovuti per lo più dai minori ricavi pubblicitari, una situazione che andrà risanata, così come dichiarato dallo stesso Musk, ma che richiederà un lavoro sicuramente più attento. Ad ogni modo sono ancora in tantissimi coloro che credono che nulla è lasciato al caso quando si parla del secondo uomo più ricco della terra, e che quindi queste azioni considerate assurde da tutti porteranno presto a qualcosa di inaspettato.

Ad augurarselo sono però sicuramente gli istituti finanziari che hanno dato credito all’operazione, un credito che per ora è costato caro e che forse verrà elargito con meno facilità in futuro, soprattutto dovendo tenere conto non solo delle garanzie aziendali quanto dell’imprevedibilità del personaggio.

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